Al voto

Sanremo, gli onorevoli Orlando e Beninfei inaugurano il point elettorale del Pd per Fulvio Fellegara sindaco fotogallery

Dopo il point mobile che girerà tutta Sanremo per incontrare i cittadini

Sanremo. E’ stato inaugurato ufficialmente, alla presenza dell’ex ministro, attuale parlamentare Andrea Orlando, dell’europarlamentare Brando Beninfei e del consigliere regionale Enrico Ioculano, il point elettorale del Pd, in via Zeffiro Massa, a Sanremo, a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Fulvio Fellegara.

Dopo il point mobile, inaugurato stamani, ora i Dem hanno anche una postazione fissa per accogliere gli elettori e ascoltare le loro richieste.

«Oggi abbiamo inaugurato due luoghi per la campagna elettorale – ha esordito il segretario provinciale del Pd, Cristian Quesada -. Grazie al risciò riusciremo ad incontrare molta gente. Come ha detto Fellegara, siccome il nostro point è Sanremo, quello che vogliamo è arrivare il più possibile alle persone, e spiegare il nostro progetto che punta al sociale e a tutto quello che in questa città è stato lasciato da parte negli ultimi dieci anni».

«L’entusiasmo che stiamo ricevendo in queste settimane è qualcosa di fantastico – ha detto il candidato sindaco -. Oggi abbiamo marcato ancora di più e ancora meglio le differenze rispetto ad altri. Differenze di etica, in primis, perché diciamo la verità. E differenze di come impostiamo la campagna elettorale, in quale modo, perché come si fanno le cose dice molto di quello che siamo. Abbiamo messo in campo delle azioni molto concrete che stanno probabilmente preoccupando le controparti ma che hanno un significato molto preciso».

Fellegara è tornato poi a puntare il dito sul sindaco uscente Alberto Biancheri, accusato di fare campagna elettorale addirittura utilizzando fondi di Bilancio per inviare opuscoli nelle case dei cittadini. «Diciamo, rispetto all’idea che è stata presentata dal bilancio di fine mandato dall’amministrazione uscente, che in quelle 64 pagine che non abbiamo contestato in quanto tali – ha detto Fellegara – contestiamo che quell’atto venga fatto in quel modo, in piena campagna elettorale, da un sindaco che dice “non entro nella campagna elettorale”, ma contemporaneamente caccia chi si candida con gli altri e chiede le dimissioni a chi si candida con noi»

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