L'intervista

Vallecrosia, la campionessa Martina Bestagno si racconta: «Il basket mi piace e diverte»

Ha giocato in diverse squadre, sia in Italia che all'estero, in Nazionale e agli Europei di basket femminile: «Per raggiungere simili risultati ci vuole costanza, essere disposti a fare rinunce e tanti sacrifici ma soprattutto divertirsi»

Martina Bestagno

Vallecrosia. «Il basket è uno sport di squadra, insegna a stare con gli altri, c’è molta azione e devi saper giocare sia in attacco che in difesa, è uno sport completo. Mi appassiona molto, è molto divertente anche se a volte può essere molto fisico visto che è uno sport di contatto» – dice la trentenne Martina Bestagno.

«Mia mamma e mio papà hanno sempre giocato a basket localmente. Mia mamma a Ventimiglia e mio papà soprattutto a Bordighera e ad Ospedaletti. Avevano questa passione e quando è giunta l’età giusta per iniziare prima hanno portato mia sorella maggiore e poi me. Ho provato con il minibasket e così ho iniziato. E’ una passione e una tradizione di famiglia» – racconta la cestista di Vallecrosia.

«I ricordi più cari che ho sul basket sono quelli  di quando giocavo da bambina a Vallecrosia con le mie amiche e mia cugina, poco prima di andare a giocare a La Spezia, eravamo 8-9 ragazze e ora quando torno ancora ci sentiamo e scriviamo» – afferma Martina Bestagno – «Il ricordo più brutto che ho sul basket riguarda la finale dell’Eurocup che abbiamo perso, perché stavamo vincendo e invece per un secondo a fine partita abbiamo perso. E’ stato uno dei finali più scioccanti della pallacanestro, almeno per me». 

All’età di 13 anni Martina ha lasciato la sua città e la famiglia per inseguire il suo sogno: giocare a basket. Cresciuta a La Spezia, la vallecrosina è passata alla Libertas Bologna nel 2009, vincendo la Coppa Italia di serie A2 nel 2010. Nel suo curriculum ci sono anche esperienza all’estero: nel 2011-12 a Karlovy Vary (Repubblica ceca) e nel 2012-13 in Belgio nel Castors Braine. Ha indossato le maglie di Ragusa e Genova e nel 2014-15 ha giocato in A1 con Vigarano Mainarda viaggiando a quasi 16 punti di media. Dopo due anni è a Schio, nei quali ha vinto uno scudetto e una Coppa Italia, ora è a Venezia dove nel 2021 ha vinto Scudetto e Supercoppa, diventando campionessa d’Italia: «Mi alleno quattro ore al giorno per sette giorni, per una media di 28 ore a settimana, ma ho anche molto tempo libero. Essere un’atleta significa esserlo anche al di fuori dalle ore di allenamento, facendo attenzione a quello che mangi e al corpo».

Ha giocato anche in Nazionale, dove ha fatto tutta la trafila con le giovanili, disputando gli europei Under 16 nel 2005 e nel 2006, quelli Under 18 del 2007 e del 2008 e quelli Under 20 negli anni 2009 e 2010: «Ho capito che volevo giocare a basket come professione verso i 15-16 anni quando sono stata reclutata nella Nazionale. Lì ho capito che ero brava e che il basket poteva darmi molte soddisfazioni».

L’esordio in Nazionale A è arrivato il 17 maggio 2014 contro la Gran Bretagna: «Poter rappresentare la propria nazione per un’atleta penso sia l’onore più alto. E’ sempre bello vincere con la propria squadra però quando vai a rappresentare l’Italia in giro per il mondo è sempre un grandissimo onore».

Ha giocato anche le qualificazioni all’EuroBasket Women 2017 e 2021: «Quest’anno gli Europei sono andati bene, anche se potevano andare decisamente meglio. Siamo un gruppo piuttosto nuovo, abbiamo avuto poco tempo per lavorare però penso che il futuro ci sorrida».

E’ stata infine premiata dal Comune di Vallecrosia per i risultati e i successi ottenuti finora nel basket femminile: «Per raggiungere simili risultati ci vuole costanza, essere disposti a fare rinunce e tanti sacrifici, a livello personale ne ho fatti tanti, ma soprattutto divertirsi. Non ho passato Natale a casa e ho perso diversi compleanni ma i sacrifici alla fine pagano. Nonostante i sacrifici che faccio mi diverto ancora e secondo me è la cosa più importante – svela la campionessa – Consiglio ai giovani di andare in palestra, di prendere un pallone e di provare a tirare a canestro. Il basket è uno sport un po’ diverso, non è come la pallavolo o il calcio, ma è più divertente. Basta informarsi cercando in zona le varie società dove poter fare basket e provare. L’importante è divertirsi, fare movimento e cercare la propria passione».

La prossima stagione Martina indosserà nuovamente la maglia della Reyer Venezia, per il quinto anno consecutivo, ma punta in alto per il futuro: «Vincere una competizione europea e fare un bel risultato con la Nazionale». 

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