Stop ai tuffi tra i due porti per tutto il 2025

Revocata ufficialmente la balneazione alle spiagge di Corso Trento Trieste: mare off-limits fino a quando il Comune non sanerà la situazione
Sanremo. Il provvedimento era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale: la Regione Liguria ha notificato questa mattina a Palazzo Bellevue la revoca della balneazione nel tratto di mare compreso tra il Porto vecchio e Portosole per tutto il 2025. La decisione si basa sui dati degli ultimi quattro anni, nei quali la qualità delle acque è stata costantemente classificata come “scarsa” dai rilievi effettuati da Arpal Liguria.
Il provvedimento impone al Comune di Sanremo di farsi carico delle spese necessarie per i futuri rilevamenti dell’agenzia ambientale e di mettere in atto azioni concrete per la sanificazione dell’area. In caso contrario, il divieto di balneazione rischia di essere prorogato anno dopo anno fino alla completa risoluzione del problema. A pesare sulla decisione della Regione, oltre ai dati negativi emersi dalle analisi, sono anche le condizioni strutturali del bacino marino tra i due porti, chiuso dagli approdi nautici e soggetto agli sversamenti dei torrenti San Francesco e San Lazzaro. La presenza di acque stagnanti e le emissioni maleodoranti che si avvertono avvicinandosi alle foci hanno rappresentato un ulteriore fattore non più eludibile.
Non più tardi dello scorso dicembre, il consigliere comunale Daniele Ventimiglia (Lega) aveva anticipato la possibile revoca della balneazione durante una seduta consiliare, chiedendo conto all’Amministrazione delle azioni messe in campo per evitare una misura così drastica. L’assessore all’Ambiente Ester Moscato aveva risposto che il Comune attendeva il decreto ufficiale della Regione per valutare il da farsi, ma a oggi la situazione appare ancora in stallo.
Nel corso degli anni, diverse proposte sono state avanzate per migliorare la balneabilità tra i due porti. Nel 2021 Rivieracqua aveva presentato un piano ambizioso per risolvere il problema inquinamento e trasformare l’area in una sorta di piscina naturale, con un sistema di ricircolo, giochi d’acqua e fontane. Il progetto è rimasto chiuso in un cassetto, mai finanziato né avviato. A questo si affiancano gli interventi previsti da Portosole nell’ambito dei lavori a scomputo degli oneri di urbanizzazione per la realizzazione del nuovo hotel di lusso nell’approdo turistico. Il progetto privato include l’installazione di pompe per migliorare il ricircolo delle acque tra i due approdi marittimi. Buoni propositi, che lasciano spazio a una vicenda da troppo tempo irrisolta, che rischia di danneggiare l’immagine turistica della città e le attività degli operatori balneari del litorale di corso Trento Trieste.
La nota. In riferimento alle notizie relative alla balneazione delle spiagge di corso Trento Trieste, l’assessore all’ambiente Ester Moscato precisa quanto segue: “L’Amministrazione comunale ha avuto notizia della comunicazione pervenuta da parte di Regione Liguria relativa al prossimo stralcio della zona di Trento Trieste dalle aree litoranee di balneazione per la stagione 2025, da formalizzarsi successivamente”. La nota giunge come risposta a interlocuzioni, svoltesi nei mesi scorsi, al fine di approfondire se i dati emersi dalle analisi effettuate nell’estate 2021 rientrassero o potessero essere stralciati dal novero dei dati computabili al fine della valutazione della qualità delle acque.
“La richiesta di chiarimento ha seguito l’istanza, presentata da un concessionario demaniale marittimo della zona, al Ministero della Salute di eliminazione del set di dati di analisi 2021. Il Comune ha voluto richiedere approfondimenti circa l’effettiva possibilità di non considerare i dati emersi, particolarmente penalizzanti nel calcolo complessivo del quadriennio di legge, – continua Moscato -. Nel 2021 furono infatti effettuati dei lavori in somma urgenza sui collettori fognari dell’area per riparare i danni causati dalla tempesta “Alex” che inevitabilmente influenzarono in maniera negativa la qualità delle acque”.
“Giunta la risposta, il Comune richiederà in ogni caso a Regione Liguria e ad Arpal il mantenimento dell’attività di analisi sulle acque di balneazione durante la stagione estiva 2025, al fine di valutare le condizioni per la riapertura alla balneazione nella stagione 2026. Proprio in questi giorni si è svolto un incontro con i nuovi vertici di Rivieracqua e la Giunta comunale in cui è stata concordata un’attività di manutenzione straordinaria della rete e degli impianti fognari, finalizzata alla qualità delle acque marine in vista della stagione estiva e una pianificazione di medio lungo termine di investimenti più consistenti sulla rete”.