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Montegrosso in festa per il patrono, il sindaco Maglio: «Non mi ricandido più, unità di Valle necessaria per avere un futuro» fotogallery

Presenti anche il vicepresidente della Regione Alessandro Piana e l'assessore regionale Marco Scajola

Montegrosso Pian Latte.  Ha festeggiato la sua ultima festa patronale – San Biagio- da primo cittadino, Giuliano Maglio, sindaco di Montegrosso Pian Latte che ha deciso di non ricandidarsi più alle prossime elezioni comunali previste per la primavera. Oggi festa grande nel paesino dell’Alta Valle Arroscia dove anche le diverse confraternite del paese e dei borghi vicini si sono riunite per festeggiare il santo patrono. Ma oltre alla festa, dopo tre mandati è anche tempo anche di bilanci: grazie agli investimenti dei fondi regionali il paesino sta rinascendo ma una delle cose veramente importanti secondo il sindaco uscente è «l’unità della Valle» per poter riportare alla rinascita dell’entroterra.

«Questo è il mio ultimo San Biagio da sindaco, ho deciso di farmi da parte- spiega il sindaco Giuliano Maglio– sono contento di questi tre mandati, ho fatto tante cose e sono contento della fiducia che mi è stata data dalla gente e sono orgoglioso di aver rappresentato il mio paese sia in Provincia che in Regione. Lascio con qualche rimpianto, in questi quindici anni ci ho messo davvero tanto cuore e adesso mi occuperò della mia famiglia, rimarrò comunque a Montegrosso spero che, essendo una comunità, ci sia un’unità di intenti e che si vada avanti insieme come abbiamo sempre fatto».

«Tante strade diverse non ci sono- prosegue- secondo me l’unità di Valle è necessaria per avere un futuro, un rilancio dell’entroterra.  Purtroppo sono state fatte tante promesse per il rilancio dell’entroterra e non è stato mantenuto nulla e mi auguro che da oggi in avanti ci sia un po’ più di attenzione. Le cose fatte sono tante in quindici anni, ora dovrebbero partire degli interventi di 380 mila euro con i fondi regionali del PSR per il rifacimento dell’acquedotto che è sempre stato una mia priorità e dare un po’ di attenzione alle risorse anche se piccole però fondamentali per le resilienza dell’entroterra è stata una delle attenzioni più grandi a cui ho rivolto il mio impegno in questi quindici anni. Sicuramente le cose da fare sono ancora tantissime e io mi auguro che i giovani abbiano una visione diversa della mia, dopo 15 anni è bene che l’albero cresca con tutti i suoi rami e mi auguro che con l’unità della Valle ci sia un rilancio dell’entroterra dove Montegrosso auspico che abbia dei ruoli se non in prima fila immediatamente dopo».

«Penso che un sindaco lo debba scegliere la comunità- sostiene per quanto riguarda il terzo mandato dei sindaci- che poi ci siano queste regole dei due o tre mandati, la differenza del numero di abitanti, questo secondo me dovrebbe essere superato. È chiaro che in realtà piccole come la nostra se non viene dato un limite si rischierebbe di avere sempre la stessa persona. Qua parliamo di comunità di cento anime, la maggior parte sono tutti parenti. Se uno ha sette o otto parenti fa il sindaco a vita e non è neanche giusto. A parte questo credo che il buon senso debba avere la maggiore, se una persone vede che ha passato il suo tempo è giusto che si faccia da parte per rinnovare l’amministrazione ed avere nuova linfa che è fondamentale, soprattutto per i giovani perché nell’entroterra non è facile che ci siano ragazzi che restino o per problemi di lavoro, di trasporto».

Un entroterra che sta rinascendo anche grazie ai fondi regionali del PSR e di Rigenerazione urbana

«Investimenti un po’ con tutti i bandi che abbiamo a disposizione proprio per tutelare questi paesini che altrimenti non avrebbero altri finanziamenti- spiega il vicepresidente della Regione Alessandro Piana– é molto difficile anche perché non hanno molto personale negli uffici tecnici ed è molto difficile da parte dei sindaci essere informati su tutti i bandi, vengono accompagnati dalle mail di informazioni e anche per quanto riguarda la procedura per ottenere i finanziamenti. Come Regione Liguria siamo molto attenti a quelle che sono le problematiche, conoscendo proprio le difficoltà dei piccoli Comuni».

«Siamo presenti come Regione- afferma l’assessore regionale Marco Scajola– anche perché Montegrosso Pian Latte è al centro del nostro programma regionale di Rigenerazione Urbana, abbiamo già fatto degli interventi in paese ne faremo altri nella programmazione furura. Tutta la Valle Arroscia è stata già oggetto di importanti interventi, da Pornassio a Mendatica fino ad Aquila e Cosio D’Arroscia e Rezzo ed altri che sono in cantiere.  La mia presenza qua per testimoniare la mia vicinanza al territorio, agli amici di Montegrosso, al sindaco Giuliano Maglio, all’amministrazione che bene ha lavorato in questi anni difficili anche per il nostro entroterra. Vogliamo aiutare l’entroterra, i nostri finanziamenti di rigenerazione urbana per la maggior parte hanno interessato proprio l’entroterra ligure, un occhio particolare alle piccole comunità e credo che continuando su questa strada ci possa essere soddisfazione per tutti ma soprattutto una Liguria nettamente più bella e più vivibile»

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