Le dichiarazioni

Emergenza migranti, la Francia si prepara a respingerli. Sindaco Ventimiglia: «Organizzazione da rivedere»

Di Muro: «Sono in costante contatto con tutti gli enti sovracomunali e sto cercando di proporre soluzioni e idee per la convivenza difficile tra migranti e residenti»

flavio di muro

Ventimiglia. «Certo che se noi rimettiamo quattro migranti e la Francia ce ne respinge centocinquanta o duecento al giorno, pongo l’interrogativo allo Stato italiano, se sia il caso di rivedere questa organizzazione. Lo dico senza polemica e senza proposte da parte del Comune, che è limitato, perché non gestisce la polizia di frontiera né i respingimenti».

A dichiararlo, appresa la notizia della realizzazione, nel versante francese del valico di frontiera di Ponte San Ludovico, di un centro per identificare i migranti, è il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro.

Ancora non è del tutto chiara l’intenzione dei francesi, anche se il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha detto chiaramente che sarà accolto in Francia solo chi ha un valido motivo per chiedere asilo politico. Tutti gli altri migranti, invece, non saranno accettati.

Parlando del centro in costruzione a Mentone, Di Muro dice: «A quanto mi risulta stanno montando una struttura per trattenere nelle ore serali i migranti irregolari individuati sul versante francese del confine: questo perché gli accordi prevedono che il riaccompagnamento avvenga alla frontiera di Ponte San Luigi nelle ore diurne, fino alle 19». Il numero di sbarchi di questi giorni a Lampedusa, isola ormai al collasso, preoccupa, non poco, le autorità francesi, che si stanno dunque preparando per filtrare i migranti che dovessero raggiungere la frontiera franco-italiana.  Non sapendo dove trattenere i migranti considerati irregolari, in attesa dell’apertura degli uffici di Ponte San Luigi, le autorità avrebbero dunque deciso di realizzare una struttura esattamente sulla linea di confine.

«Sono in costante contatto con tutti gli enti sovracomunali e sto cercando di proporre soluzioni e idee per la convivenza difficile tra migranti e residenti», aggiunge Di Muro, che sottolinea come di fatto i Comuni abbiano scarso margine d’azione, considerato che la questione migranti e i rapporti tra Italia e Francia sono regolati dagli accordi di Schengen e Chambery.

Per quanto concerne Ventimiglia, nei giorni scorsi il prefetto Valerio Massimo Romeo aveva annunciato di aver chiesto a Ferrovie Italiane di mettere a disposizione l’ex Ferrotel in piazza della stazione per accogliere i richiedenti asilo. «Bisognerà valutare la disponibilità, la capienza e le condizioni dell’immobile», chiosa Di Muro, che parlando dell’imminente arrivo della stagione fredda, spiega: «Siamo favorevoli a valutare qualsiasi soluzione, pur di togliere i bivacchi abusivi in città o evitare che qualcuno sfondi i portoni per trovare rifugio negli androni dei condomini».

Resta il punto fermo su chi è irregolare: «Chi non vuole farsi identificare – conclude – Deve essere allontanato celermente dalle forze dell’ordine e non può accedere ai sistemi dell’accoglienza».

Al momento, nella città di confine, i migranti restano in un numero pressoché stabile. Stamani alla Caritas sono stati 180 gli stranieri che hanno chiesto un pasto ai volontari. Mentre il punto di accoglienza diffuso destinato alle famiglie (Pad) ospita quotidianamente dalle 15 alle 20 persone: donne e bambini, che si fermano una notte per proseguire, dopo un po’ di ristoro, il proprio viaggio. «Le famiglie provengono da Guinea e Costa d’Avorio – spiega Christian Papini, responsabile della Caritas Intemelia – Mentre per quanto riguarda gli uomini adulti, molti vengono dal Sudan. Al momento i numeri sono in linea con quelli degli altri giorni».

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