Taglio del nastro

Imperia, inaugurata l’Area Marina delle Ratteghe. Il sindaco Scajola: «Avvicina i giovani alla natura» fotogallery

Si estende per una lunghezza di 400 metri e una larghezza di 50 metri

Imperia. Inaugurata stamattina alla presenza del sindaco Claudio Scajola l’Area marina delle Ratteghe.

Si estende per una lunghezza di 400 metri e una larghezza di 50 metri ed è delimitata da boe permanenti. Questa è un’area naturalistica di estrema importanza e bellezza, bisogna averne cura e rispettare gli animali che la abitano, evitando di abbandonare rifiuti in mare.

«Abbiamo bisogno di avvicinare le persone, soprattutto i giovani  alla natura. La prerogativa principale del nostro territorio è avere un mare che ha una storia importante e che ha delle bellezze naturali che bisogna scoprire maggiormente» – dice il sindaco di Imperia, Claudio Scajola.

«Ristrutturando completamente l’ex Tiro a volo e facendo degli accessi al mare, abbiamo inserito un accesso dedicato all’Area marina protetta dove si può ammirare il nostro fondale, la nostra flora subacquea, la nostra fauna, ci sono delle bellissime specie di pesci, quindi un’area protetta che mancava. E’ un’iniziativa lodevole in una città che vuole avvicinare sempre di più soprattutto i nostri giovani alla natura».

«Inauguriamo un tratto di mare, Le Ratteghe, identificato con delle boe, che verranno mantenute tutto l’anno e permetteranno una balneazione sicura e contemporaneamente faranno sì che in quest’area non si possa più pescare e non si possa più attraccare con le barche. Permetterà di dare a tutti l’occasione per poter fare il bagno in quest’area, che è bellissima, perché c’è una prateria di Posedonia oceanica, una specie fondamentale ed endemica del Mediterraneo che arriva quasi a riva. Siamo all’interno di un Sic marino, quindi un’area meravigliosa, che in questo modo tutti avranno la possibilità di vedere e godere grazie anche ad alcune informazioni che metteremo sul sito e sulla pagina Facebook avranno modo di ampliare la conoscenza sul mare», spiega la biologa marina Monica Previati.

(ha collaborato Elisa Colli) 

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