Sale l’attesa per la partecipazione del comprensorio “Riviera di confine” a Expo 2015, prevista per venerdì 12 giugno all’interno del padiglione della Regione Liguria.
“Da Sanremo alla Francia, la Riviera di confine, la sua costa e il suo entroterra”: è questa la denominazione che i 19 comuni del territorio compreso tra la città di Sanremo e il confine con la Francia, tra la costa e l’entroterra, assumono in occasione di Expo 2015 costituisce un’eccezionale occasione di promozione per il carattere mondiale, l’ampiezza del programma e la presenza qualificata di operatori istituzionali. Commerciali e turistici, nonché per la vastità della partecipazione prevista, quantificata in oltre 20 milioni di visitatori.
Saranno quattro gli strumenti con cui i rappresentanti del comprensorio promuoveranno il territorio e le sue eccellenze un questa occasione:
– Un sito web: www.rivieradiconfine.it realizzato da Nexit Srl
– Oltre 5000 copie di un depliant cartaceo
– Una clip promozionale ed altri video che verranno trasmessi durante la giornata, tra cui il progetto didattico “Per fare tutto ci vuole un fiore”, una storia del territorio in italiano e inglese a cura della scuola dell’infanzia di Borgo Tinasso.
– Uno spazio dedicato all’interno della rivista “Sanremo.it” che sarà distribuita in 2000 copie.
A ciò si aggiunge un ciclo di 5 conferenze che si terranno all’interno dello spazio dedicato: “Il Santuario dei cetacei”, “I borghi del Ponente ligure”, “L’ambiente, le palme e la floricoltura”, “Cucina ligure e dieta mediterranea per avere un bambino sano”, “La pista ciclabile come nuovo volano turistico”, “Percorsi di salute sulla Ciclabile dei Fiori: un modo nuovo per interpretare una pista ciclabile in Liguria”.
Lo sponsor istituzionale dell’iniziativa è il Casinò di Sanremo, quale fondamentale realtà culturale, storica e d economica del Ponente.
Sosterranno l’iniziativa anche la Provincia di Imperia, Confcommercio, Area 24, il Fotoclub Riviera dei Fiori, la Direzione mercato dei Fiori di Sanremo, lo Yacht Club di Sanremo e l’Istituto Tethys per il progetto Pelagos.
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