Logo

Supermercati come funghi a Vallecrosia, il sindaco Perri rinuncia a oltre un milione di oneri per bloccarli

4 ottobre 2025 | 07:15
Share0
Supermercati come funghi a Vallecrosia, il sindaco Perri rinuncia a oltre un milione di oneri per bloccarli

Dall’elezione, sul tavolo del primo cittadino le proposte di due grossi marchi interessati ad aprire in via Don Bosco: «Favorevoli a nuovi centri se non sono alimentari»

Vallecrosia. Due nuovi colossi della distribuzione pronti a insediarsi in via Don Bosco, oltre un milione di euro di oneri di urbanizzazione potenziali per le casse comunali e un’occasione che avrebbe fatto gola a qualsiasi Amministrazione. Ma non a quella guidata da Fabio Perri. Il neoeletto sindaco di Vallecrosia, a poche settimane dalla sua vittoria elettorale, ha deciso di dire no, stoppando ulteriori aperture di supermercati in una città già satura di grande distribuzione. Un’indiscrezione che emerge ora e trova conferme ufficiali.

Il quadrilatero compreso tra via Colombo, via Roma, via Aprosio e via Don Bosco conta già quattro marchi: Eurospin, Conad, Despar e Mercatò. A questi si aggiungerà presto il nuovo supermercato in costruzione all’incrocio tra via Aurelia e via Angeli Custodi (sulle macerie dell’ex Istituto Maria Ausiliatrice), dove – secondo indiscrezioni sempre più insistenti – dovrebbe sbarcare Esselunga. Nella vicina Camporosso, realtà pioneristica per i centri commerciali, non va tanto meglio. Un contesto che, secondo Perri, non lascia spazio ad altri operatori del settore food. Stando a quanto trapela, nelle scorse settimane sarebbero stati gli emissari di Md e Tigotà a bussare alla porta del Comune. Entrambe le proposte avrebbero richiesto una variante al piano urbanistico e quindi una scelta politica in ultima istanza. La risposta è stata netta. «Abbiamo detto no ad ulteriori centri legati al mondo alimentare e dell’igiene domestica – conferma Perri – perché riteniamo che Vallecrosia sia già più che servita di questi generi. Vogliamo invece favorire il commercio che non appartiene alla grande distribuzione alimentare, per ridare vitalità a un tessuto locale che sta scomparendo».

La rinuncia non è di poco conto: oltre un milione di euro di oneri potenziali che avrebbero potuto dare slancio al bilancio comunale. Ma per il sindaco la linea è chiara: «La nostra posizione l’abbiamo espressa in campagna elettorale e continuiamo a sostenerla. Non vogliamo nuovi supermercati, e crediamo che questa scelta sia condivisa dai cittadini e dai commercianti. La grande distribuzione non danneggia solo Vallecrosia, ma mette in crisi anche i piccoli negozi dell’entroterra: riceviamo segnali preoccupanti dai comuni della vallata, dove si riscontra una moria di alimentari di vicinato dovuta alla crescente concorrenza dei grandi centri, che rischiano di mettere in ginocchio anche attività fuori dal loro comune di insediamento». Quella di Perri e della sua giunta è una decisione che segna una rottura con la logica delle entrate facili per il municipio, ma che potrebbe diventare il tratto distintivo dell’Amministrazione, in un panorama commerciale provinciale dove i grandi marchi stanno facendo a gara per presidiare i territori, anche quando le strategie aziendali non appaiono sostenute da una domanda capace di recepire tutta l’offerta che si vuole mettere in campo.

(In copertina, a sinistra la demolizione in corso dell’ex scuola Maria Ausiliatrice e veduta dell’area dei supermercati della via Romana. A destra il sindaco Perri)