Imperia, il divario nell’istruzione si colma con il CPIA: oltre 1.600 adulti tornano a scuola
La nuova dirigente Francesca Notari: «Un luogo dove studiare, integrarsi e ripartire»
Imperia. In Liguria il livello d’istruzione mostra ancora differenze significative tra territori e generi. In provincia di Imperia, oltre la metà della popolazione (52% degli uomini e 50,2% delle donne) non ha conseguito titoli oltre la licenza media, con un’incidenza più alta rispetto alla media regionale. Il dato si accompagna a una partecipazione universitaria più contenuta rispetto ai grandi centri: nella provincia ponentina la percentuale di chi possiede un titolo accademico resta infatti inferiore al valore medio ligure.
A questo si aggiunge la variabile stranieri, oggi parte rilevante della popolazione provinciale: 36 su 100 sono in possesso del diploma di scuola superiore, con uno scarto di circa tre punti rispetto agli italiani. Il 34,4% ha la licenza media, quasi sette punti in più rispetto agli italiani, mentre il 7,7% non possiede alcun titolo di studio (contro il 2,6% degli italiani). Solo il 12,3% degli stranieri ha conseguito un titolo universitario, a fronte del 16,4% della popolazione italiana.
È in questo contesto che si inserisce il CPIA – Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Imperia, la scuola che prova a cambiare i numeri, offrendo a chi ha lasciato gli studi o non li ha mai iniziati una nuova possibilità di crescita. Una scuola per tutti, gratuita e aperta, capace di accompagnare adulti e giovani adulti nel recupero del proprio percorso formativo o nella costruzione di uno nuovo.
Oggi il CPIA accoglie oltre 1.600 studenti nei tre plessi di Imperia, Sanremo e Ventimiglia. Alla guida del centro da questo settembre c’è la dirigente scolastica professoressa Francesca Notari, che coordina una trentina di docenti impegnati in un’offerta formativa ampia e articolata. Le iscrizioni per l’anno scolastico in corso sono ancora aperte fino al 15 ottobre.
«Il CPIA è una scuola che offre a tutti una seconda possibilità – spiega la dirigente Notari – un luogo dove studiare, integrarsi e ripartire, costruendo nuovi percorsi di vita e di lavoro».
Sono oltre 500, solo nei centri di Imperia e Sanremo, e più di 200 a Ventimiglia, gli stranieri che desiderano imparare la lingua italiana e inserirsi nel contesto sociale e lavorativo. Molti anche gli italiani adulti che vogliono completare il proprio percorso di istruzione.
I corsi spaziano dall’alfabetizzazione linguistica al conseguimento della licenza media, fino ai primi due anni delle scuole superiori (biennio), che consentono poi di proseguire in qualsiasi istituto. L’attività didattica si affianca a una funzione sociale fondamentale: quella di offrire strumenti concreti di inclusione, partecipazione e crescita personale.
Il CPIA, infatti, opera anche all’interno del carcere di Imperia e di Sanremo, garantendo il diritto allo studio a tutte le persone.
Tra i punti di forza della scuola c’è il progetto Erasmus+, che coinvolge docenti e studenti in esperienze di scambio con altri centri europei per l’istruzione degli adulti. Quest’anno le mete spaziano da Stoccarda a Pamplona, fino a Svezia, Slovenia, Turchia, Croazia e Germania: ogni mese parte un gruppo di 4-5 persone tra insegnanti e studenti, tutti lavoratori, per un confronto diretto su metodi e buone pratiche educative.
Il 15 ottobre, nella sede di Villa Meglia a Sanremo, nell’ambito della settimana Erasmus Days, verrà presentato il progetto europeo alla presenza di ospiti internazionali provenienti da Grecia, Spagna e altri Paesi partner.
Una scuola che unisce studio, inclusione e dignità, e che ogni anno permette a centinaia di adulti di migliorare sé stessi e costruire nuove opportunità.


