Autovelox, scontri mortali ridotti dal 15 al 26 percento. Lo dice uno studio scientifico
Realizzato dal gruppo Mobility and Vehicle Innovation Group del dipartimento di Ingegneria Industriale di UniFI e finanziato dall’associazione Lorenzo Guarnieri onlus
Sanremo. Incidenti stradali con conseguente mortali ridotti dal 15% al 26% grazie alla presenza degli autovelox. E’ quanto si evince dallo studio scientifico “Sistemi per il controllo automatico della velocità. Valutazione dell’efficacia nella prevenzione degli scontri stradali”, realizzato dal gruppo Mobility and Vehicle Innovation Group (MOVING) del dipartimento di Ingegneria Industriale di Università di Firenze e finanziato dall’associazione Lorenzo Guarnieri onlus.
Lo studio è stato presentato ieri in un convegno al rettorato dell’Università degli Studi di Firenze.
Basato su una revisione sistematica degli studi scientifici presenti in letteratura (sottoposti a controllo – “Peer-reviewed”) in riviste scientifiche di alto livello, lo studio ha preso in analisti 600 fonti primarie, dalle quali sono stati selezionati 30 studi per eseguire una metanalisi attraverso tecniche statistiche internazionalmente riconosciute.
I risultati mostrano che alla presenza di autovelox sulle strade sono associate riduzioni statisticamente significative (pvalue > 95%) degli scontri con feriti, feriti gravi e morti, con un intervallo di riduzione che va dal 15% al 36%. In particolare lo studio indica che gli scontri con conseguenze mortali subiscono una riduzione che va dal 15% al 26%.
Un tema che fa riflettere anche in provincia di Imperia, dove spesso gli autovelox sono oggetto di critiche da parte degli automobilisti multati per aver superato il limite di velocità. Spesso, però, la rabbia porta a non considerare le conseguenze positive della presenza degli autovelox, ovvero il dissuadere gli utenti dalla strada dal premere troppo sull’acceleratore.


