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Arrestati per tentato omicidio e lesioni, tre imperiesi fanno scena muta davanti al gip

8 ottobre 2025 | 12:57
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Arrestati per tentato omicidio e lesioni, tre imperiesi fanno scena muta davanti al gip

Per la brutale aggressione avvenuta nei pressi della discoteca Essaouira di Albenga

Savona. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i tre giovani abitanti in provincia di Imperia arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri con l’accusa, a vario titolo, di tentato omicidio e lesioni perché ritenuti responsabili di una brutale aggressione avvenuta nella notte del 18 maggio scorso nei pressi della discoteca Essaouira di Albenga, ai danni di un giovane ecuadoregno di 22 anni.

Stamani, i tre cittadini italiani, ma di origine albanese, hanno fatto scena muta davanti al gip del tribunale di Savona, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Due degli indagati, Daniele Kajana e Damian Kapiti, si trovano attualmente in carcere con l’accusa di tentato omicidio, mentre il terzo giovane, Daniel Kapiti, è stato sottoposto all’obbligo di dimora con permanenza notturna in casa ed è accusato di lesioni. Quest’ultimo, insieme a Daniele Kajana, è difeso dall’avvocato Marco Bosio, mentre Damian Kapiti è assistito dalla collega Simona Costantini.

La misura cautelare è stata dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Albenga, coordinati dalla Procura di Savona. I militari, al termine di una articolata attività di indagine, si sono recati a Imperia, Diano Marina e Cervo, dove risiedono i tre giovani, tutti già noti alle forze dell’ordine, per ammanettarli.

Da quanto emerso, due degli aggressori, all’uscita del locale notturno, avevano importunato due ragazze a bordo di un’automobile, scuotendo “per gioco” la loro piccola utilitaria, provocando la reazione prima delle stesse ragazze e poi della vittima e dei suoi amici, che erano intervenuti a difesa delle ragazze redarguendo gli albanesi. La discussione è rapidamente degenerata, il giovane sud americano è stato colpito con calci, pugni e poi accoltellato con due fendenti alla schiena, che gli avevano provocano delle gravissime lesioni in zone vitali.

Il 22enne vittima della brutale aggressione, soccorso immediatamente sul posto da una volontaria della pubblica assistenza che si trovava casualmente sul luogo dell’evento, era stato poi trasportato in codice rosso all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove è rimasto ricoverato per un lungo periodo.

Gli accertamenti svolti dai carabinieri, con l’analisi dei vari sistemi di videosorveglianza, l’ascolto di numerosi testimoni e mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, hanno permesso di identificare i tre autori dell’aggressione, due dei quali tra l’altro già colpiti da interdizione a frequentare locali pubblici, per essersi resi colpevoli di analoghi episodi.

Le modalità dell’azione e la gravità delle ferite portano ad una quadro probatorio tale da poter formulare l’imputazione di tentato omicidio, con applicazione delle misure cautelari, infatti, solo il corretto e tempestivo approccio al paziente da parte dei sanitari intervenuti hanno evitato conseguenze che potevano essere ben più gravi.