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Vallecrosia, nei terreni confiscati ai Pellegrino fiorirà la mimosa della legalità

16 settembre 2025 | 14:01
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Prefetto Giaccari: «Non posso che esprimere un sentito ringraziamento, sia come prefetto, che come “squadra Stato”, perché questa è la vittoria della legalità»

Vallecrosia. E’ stato ufficializzato oggi, alla presenza del prefetto di Imperia Antonio Giaccari, il progetto relativo al riutilizzo dei terreni confiscati alla famiglia Pellegrino, (considerata parte attiva della locale della ‘Ndrangheta), acquisiti dal Comune di Vallecrosia nel settembre del 2023, dopo che la Corte di Cassazione, l’8 marzo del 2018, aveva confermato il provvedimento di confisca dei beni.

Un progetto, seguito passo passo dal vice sindaco Cristian Quesada, che coinvolge tre associazioni attivissime sul territorio nell’ambito del contrasto alle mafie e al reinserimento sociale di soggetti fragili: Libera, Spes e Caritas.

Nei terreni, ampie terrazze a pochi passi dal centro storico di Vallecrosia, fioriranno alberi di mimosa. Ci sarà poi spazio per un orto sociale, e per un “capanno degli attrezzi”, che sarà realizzato grazie ad un finanziamento elargito dalla Commissione antimafia di Regione Liguria insieme ad un contributo del Comune, recentemente stanziato dalla giunta guidata dal sindaco Fabio Perri.

«Sono contento di far parte di questa progettualità – ha dichiarato il prefetto Giaccari -. E’ la restituzione di un bene alla comunità, che chiude un vulnus che questo territorio ha subito. Mi fa piacere che questo progetto abbracci più generazioni: dai giovanissimi in età scolare alle persone che hanno perso il lavoro. Non posso che esprimere un sentito ringraziamento, sia come prefetto, che come “squadra Stato”, perché questa è la vittoria della legalità».

«Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto – ha sottolineato Quesada – Innanzitutto perché è un grande segnale: il fatto che terreni confiscati alla criminalità organizzata vengono assegnati per finalità come la coltivazione della mimosa, della vite locale, degli alberi da frutta. E ancora: attività per la scuola. E’ proprio dalla scuola il punto da cui si può partire per stimolare le coscienze».

Dopo la bonifica dell’area da parte della ditta Delta Mizar, nei prossimi giorni si inizierà a lavorare per abbattere il vecchio pollaio sito nell’area, in modo da realizzare un piccolo edificio che servirà ai fruitori dell’area.

«Chiederemo alla Commissione regionale antimafia di riunirsi qui – ha concluso Quesada – Per fare il punto sui lavori fatti e su quelli che si potranno ancora fare».