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Tunnel del porto, in maggioranza torna il sereno

22 settembre 2025 | 17:51
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Tunnel del porto, in maggioranza torna il sereno

Nuovo confronto a Palazzo Bellevue: si va verso l’ipotesi tunnel originario. Presto nuovo confronto dei tecnici

Sanremo. Nuovo round a Palazzo Bellevue sul nodo più delicato del project di riqualificazione straordinaria del Porto vecchio: il tunnel carrabile di via Nino Bixio, perno dell’opera in project financing in attesa della delibera di indirizzo che la giunta Mager dovrà approvare a breve e che il soggetto attuatore sarà chiamato a recepire nel progetto definitivo.

A differenza della settimana scorsa, quando erano emerse posizioni diverse soprattutto sulla profondità del tunnel, oggi il confronto si è svolto in un clima molto più sereno e costruttivo. Sul tavolo restano le due ipotesi: altezza 5 metri con due corsie abilitate anche al traffico pesante; oppure 3 metri, soluzione meno impattante e più rapida da realizzare, ma preclusa ai mezzi pesanti. Pro e contro sono stati messi in fila con metodo: il sindaco Alessandro Mager ha ripercorso i passaggi tecnici di questi ultimi giorni, ricostruendo l’intero percorso dal 2019, quando il progetto dello studio Calvi di Sanremo (ex promotore dell’opera Walter Lagorio) ottenne il pubblico interesse contro l’ipotesi alternativa di Portosole e del gruppo Piras, puntando su una piazza sul mare con pedonalizzazione di via Bixio e ricucitura tra porto e piazza Bresca.

Dall’incontro è emersa una linea di lavoro tecnica e non preclusiva: entrambe le soluzioni restano in campo e sono state messe a fuoco meglio nelle loro conseguenze viabilistiche, economiche e di cantiere. Gli uffici hanno illustrato uno studio molto approfondito delle opzioni, dalla genesi pre-2019 ad oggi. L’indirizzo che si profila è quello di non affrettare i tempi: la maggioranza ritiene “chiuso al 95%” il perimetro decisionale, ma vuole ancora un paio di passaggi tecnici, ascoltando “tutte le campane” prima della scelta finale. Sul piano procedurale, si valuta una delibera di indirizzo che indichi in via prioritaria la soluzione a 5 metri, con clausola di ripiego sulla sezione a 3 metri qualora le verifiche e le conferenze istruttorie ne imponessero l’adozione per ragioni tecniche, di tempi o di costi. In sostanza: una rotta chiara, ma flessibile, per evitare stalli e consentire al concessionario di chiudere il progetto definitivo con un quadro di certezze.