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Inaugurata la Casa di Comunità: oltre 2 milioni di euro per sanità, sicurezza e rilancio dell’entroterra

24 settembre 2025 | 11:22
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Sindaci e Regione uniti per portare i servizi più vicini ai cittadini: «Un presidio fondamentale per anziani, turismo e vitalità dei borghi»

Pieve di Teco. La sanità territoriale dell’Alta Valle Arroscia si rafforza con l’apertura della nuova Casa di Comunità. L’iniziativa, intitolata La salute vicina a te, è stata presentata questa mattina al teatro Salvini, alla presenza di Regione Liguria, Provincia di Imperia, Unione dei Comuni e Asl1.

Il presidente della Provincia Claudio Scajola ha aperto gli interventi sottolineando il valore del progetto:
«Con il concetto di comunità, perché mi hanno insegnato negli ultimi giorni che qui non si fa la Casa di comunità, si fa la Casa della comunità ed è molto più profondo. Non è una parola ma un significato: è la casa che è di proprietà della comunità, che vive per la comunità e deve quindi rispondere alle esigenze dei cittadini del territorio».

Un passaggio particolarmente sentito è stato quello del sindaco di Pieve di Teco, Enrico Pira: «L’inaugurazione della Casa di Comunità di Pieve di Teco è un giorno importante per tutti noi. Non solo per l’edificio che oggi si apre al pubblico, ma per ciò che rappresenta: un progetto nato anni fa, costruito passo dopo passo, diventato oggi realtà. La logica è stata semplice, potente, irrinunciabile: la salute deve stare vicino alla gente. Era la nostra guida allora, è la nostra realtà oggi. Ed è la promessa che dobbiamo continuare a mantenere domani».

Sul fronte degli investimenti è intervenuto l’assessore Marco Scajola: «In meno di tre anni sono stati investiti oltre 2 milioni di euro per la riqualificazione di quest’area e nelle prossime settimane arriveranno nuovi finanziamenti. L’obiettivo è rendere le località più vivibili, più sicure e garantire ai cittadini, in particolare agli anziani, punti di riferimento sanitari».

Scajola ha richiamato il tema delle politiche rivolte alla popolazione più fragile: «In questi giorni l’assessore Nicolò sta trattando a Roma la partita del Fondo Sanitario Nazionale, per ottenere il riconoscimento della quota legata alla forte presenza di anziani sul nostro territorio. Sono tavoli difficili e impegnativi, ma ci auguriamo che possano portare risultati concreti».

Il vicepresidente Alessandro Piana ha invece sottolineato il ruolo degli amministratori locali: «Quando inauguriamo presidi come la Casa di Comunità, spesso ci si attribuisce qualche merito. In realtà il vero riconoscimento va ai sindaci, che meglio di chiunque altro sanno interpretare le esigenze del territorio e individuare le scelte più adeguate. Complimenti al sindaco Pira e al presidente dell’Unione dei Comuni della Valle Arroscia, Renato Adorno. Sono i primi interpreti dei bisogni delle comunità». Piana ha aggiunto un passaggio anche sulla riforma in corso: «Merito all’Asl, al collega Nicolò e al presidente Bucci: hanno le competenze e il coraggio necessari per portare avanti una riforma così importante per i nostri territori».

Sull’impatto più ampio della nuova struttura è intervenuto l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi:
«La Casa di Comunità rappresenta una risposta importante non solo per la salute, ma anche per il turismo e la ripopolazione dei borghi. Dove ci sono servizi in grado di seguire anche i pazienti cronici, le persone saranno più predisposte a trascorrere le vacanze in questi luoghi o addirittura a trasferirsi qui per vivere gli ultimi anni della propria vita». Lombardi ha ricordato le politiche regionali a favore dell’entroterra: «Stiamo distribuendo risorse con iniziative come gli Eventi autentici e i contributi per gli affitti dei locali. Il percorso intrapreso è quello giusto e la Casa di Comunità è un ulteriore tassello per riportare vitalità nelle nostre valli».

La giornata è proseguita con gli interventi di esperti e dirigenti sanitari, tra cui la lectio magistralis del professor Carlo La Vecchia, ordinario di Statistica Medica ed Epidemiologia all’Università di Milano, le riflessioni del direttore socio sanitario di Asl1 Fabrizio Polverini e gli approfondimenti dedicati al ruolo delle professioni sanitarie e alle prospettive sociali delle Case di Comunità.

Ai saluti istituzionali si sono alternati quelli del presidente della Provincia Claudio Scajola, del vicepresidente della Regione Alessandro Piana, dell’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, dell’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, dell’assessore al Turismo Luca Lombardi, del presidente dell’Unione dei Comuni Renato Adorno e della direttrice generale di Asl1 Maria Elena Gabbusera.