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Festival, sarà a Sanremo. Trattative a oltranza ma accordo fatto

3 settembre 2025 | 20:01
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Festival, sarà a Sanremo. Trattative a oltranza ma accordo fatto

Pranzo e cena consegnati a Palazzo Bellevue. La firma alle 20

Sanremo. L’accordo Festival tra Comune di Sanremo e Rai è stato chiuso stasera. L’intesa, raggiunta dopo due giorni di confronto serrato, verrà annunciata con una nota congiunta stringata, senza dichiarazioni da parte dei protagonisti, nel pieno rispetto della riservatezza che ha contraddistinto le ultime ore del tavolo negoziale. La giornata di oggi è finita con la firma del verbale di chiusura della fase negoziale, arrivata alle 20. Poi, per la definitiva approvazione della convenzione, serviranno ulteriori passaggi formali sia per il Comune — a partire dalla commissione giudicatrice — che per la Rai, che dovrà ottenere il via libera del Cda guidato dall’amministratore delegato Giampaolo Rossi.

È stata una due giorni storica e inedita: mai prima d’ora la trattativa tra Rai e Comune per la gestione del Festival della Canzone Italiana si era svolta con tale visibilità. Stampa presente, aggiornamenti costanti, rumors e indiscrezioni, in contrasto con quanto avveniva negli anni scorsi, quando tutto veniva siglato in silenzio e annunciato a cose fatte. Stavolta, invece, tutto il possibile è stato pubblico, a partire dalla natura stessa della procedura: una manifestazione di interesse, frutto delle sentenze del Tar Liguria e del Consiglio di Stato, che hanno imposto l’apertura alla concorrenza per l’assegnazione dei marchi “Festival di Sanremo” e “Festival della Canzone Italiana”, di proprietà del Comune.

Rai, nonostante i timori iniziali e le voci di una possibile “fuga” da Sanremo, si è presentata puntuale al tavolo. Nessuna contestazione sulle nuove condizioni economiche: 2 milioni di euro in più rispetto al contributo 2024, per un totale che torna a superare i 7 milioni annui. Nemmeno un’obiezione alle richieste del Comune su garanzie artistiche e promozionali, tra cui la presenza obbligatoria dei vincitori di Area Sanremo all’Ariston e l’ideazione di una nuova manifestazione estiva in diretta televisiva.

Nessuna concessione, invece, alle pressioni delle case discografiche, che chiedevano maggiori rimborsi per l’ospitalità degli artisti in gara. Ma soprattutto, nessuna vera battaglia su tutto il resto, perché la Questione che ha tenuto banco per oltre dieci ore di confronto oggi è stata una sola: di chi è il Festival? Della Rai o del Comune?

Su questo punto si è consumato lo scontro. Alla fine, a vincere — se così si può dire — è stata la diplomazia delle parole. Grazie al lavoro degli avvocati, tra cui Harald Bonura per il Comune e il team legale della Rai guidato da Francesco Spadafora, si sarebbe trovata una formulazione “neutra” che riconosce la coesistenza tra la titolarità pubblica del marchio e l’apporto creativo della Rai al format televisivo. Una soluzione che fa contenti tutti e nessuno, ma che soprattutto permette alla convenzione di nascere.

Oggi, i lavori sono ripresi alle 9 del mattino e sono andati avanti senza sosta per oltre dieci ore. Al tavolo, presenti il sindaco Alessandro Mager, l’assessore al Turismo Alessandro Sindoni, l’assessore alla Cultura Enza Dedali, la segretaria comunale Monica Di Marco, le dirigenti Cinzia Barillà e Rita Cuffini, affiancate da Bonura e dal capo di gabinetto del sindaco, Giulio Camillino. Per la Rai, tra quelli in campo oltre a Spadafora, anche Paola Marchesini della Direzione Coordinamento Iniziative Strategiche e il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Williams Di Liberatore.

Tanto intensa la trattativa da rendere impossibile persino il pranzo. Il pasto, originariamente previsto alla Canottieri Sanremo con menù fisso da 20 euro, è stato consegnato nella sala giunta. Stesso destino per la cena: alle 19:30, i piatti della Trattoria Da Nicò sono stati recapitati a Palazzo Bellevue, dove a quell’ora l’unico viavai era quello dei borsoni contenenti le vivande, in un municipio ormai svuotato. Alla fine un saluto liberatorio fuori da Palazzo Bellevue, con il sindaco visibilmente più tranquillo (un grosso problema in meno sull’agenda amministrativa) e l’assessore Sindoni che si è lasciato andare a un abbraccio con il collega Bonura. Da parte di Rai bocche ultra cucite.

La nuova convenzione durerà tre anni, con possibilità di proroga biennale fino al 2030. Oltre quella soglia temporale, sarà un’altra storia. Ma intanto, il Festival resta a Sanremo, e con esso la sua identità. Senza clamori, senza proclami, ma con la forza silenziosa di un’intesa trovata parola per parola.

Generico settembre 2025

(In foto, il sindaco Mager all’uscita del Comune. Le borse del ristorante per la cena a Palazzo Bellevue)