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Claudio Scajola: «Autovelox, comuni lasciati soli per mancanza di norme»

22 settembre 2025 | 14:33
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Claudio Scajola: «Autovelox, comuni lasciati soli per mancanza di norme»

Al PalaRiccione “Polizia locale, una professione in evoluzione” il presidente sollecita una riforma per gestire i ricorsi

Riccione. «Quando abbiamo lasciato i Comuni senza la definizione di cosa siano gli autovelox autorizzati o omologati, ci siamo trovati costantemente con cause e ricorsi. Sarebbe stato semplice risolvere in modo legislativo, così da permettere ai sindaci e agli agenti di agire in maniera corretta». Con queste parole il sindaco e presidente della provincia di Imperia, Claudio Scajola, ha aperto il suo intervento al convegno nazionale “Polizia locale, una professione in evoluzione”organizzato da Uil Fpl a Riccione, richiamando l’urgenza di una riforma capace di dare certezze ai Comuni e riconoscere pienamente il ruolo della Polizia locale.

Scajola ha evidenziato come la percezione del corpo non sia cambiata nel tempo: «Siamo rimasti al concetto antico del vigile urbano, senza dare contenuti forti alla trasformazione del termine in Polizia. Sul territorio, la sicurezza nelle città è garantita dalle forze dello Stato, ma sempre di più l’emergenza della gestione quotidiana ricade sulla Polizia locale».

Il presidente ha quindi rimarcato la necessità di superare le differenze ancora esistenti: «Non è più giustificabile la disparità di trattamento economico, di competenze e di formazione tra Polizia locale e Polizia dello Stato. Noi non siamo una Repubblica federale: la Polizia locale è competenza dei Comuni, non esistono polizie regionali».

Nelle sue parole anche un richiamo alla chiarezza normativa: «C’è una tendenza a voler omologare tutto, ma le Polizie locali sono dei cittadini dei Comuni: i concorsi li fanno i Comuni, le assegnazioni dei compiti le fanno i Comuni, le responsabilità le hanno i Comuni. Allora, su questa riforma serve un po’ più di impegno».

Un passaggio che Scajola ha voluto chiudere con un invito agli operatori: «Due o tre cose si potrebbero fare facilmente: fatevi sentire più forti. Io prendo l’impegno di cercare di farvi sentire più forti anch’io».