Burastero lascia Palazzo Bellevue, dieci anni di cantieri e 70 milioni portati alla città
Vincitore di concorso, dal 1° gennaio prenderà servizio presso la Provincia di Savona. «Messo il massimo impegno»
Sanremo. Dopo quasi dieci anni alla guida del settore Lavori pubblici e Pnrr del Comune di Sanremo, l’ingegner Danilo Burastero saluterà ufficialmente Palazzo Bellevue a partire dal 1° gennaio 2026. Entrato in servizio a fine 2015 per volere dell’allora sindaco Alberto Biancheri, che lo aveva fortemente voluto fino all’assunzione a tempo indeterminato, Burastero ha vissuto una breve parentesi in mobilità a La Spezia, per poi tornare a Sanremo nel febbraio 2023.
La decisione di lasciare la Città dei fiori è legata alla vincita del concorso per dirigente di settore della Provincia di Savona, incarico che gli consentirà di riavvicinarsi alla sua città di origine, Loano, senza più dover affrontare il pendolarismo quotidiano. Lì avrà 120 dipendenti da coordinare nelle deleghe lavori pubblici, ambiente, strade, scuole e cementi armati. Una scelta dunque maturata principalmente per motivazioni personali. La sua direzione ha segnato una stagione di interventi senza precedenti per la città. In dieci anni sono stati portati a casa circa 70 milioni di contributi pubblici, con opere che hanno toccato ogni settore della vita cittadina.
Burastero ha seguito la messa a norma delle 19 scuole cittadine, molte anche efficientate sotto il profilo energetico, e di tutti gli impianti sportivi, dalla piscina allo stadio fino ai campi di Pian di poma. Ha curato la nascita del nuovo polo sportivo di Valle Armea all’interno del mercato dei fiori e del nuovo polo scolastico superiore, dove è in corso il terzo lotto da 7 milioni di euro finanziato con fondi Pnrr. Tra i cantieri simbolo: l’ultimazione del parco Marsaglia e dell’auditorium Alfano dopo vent’anni di stallo; la ristrutturazione in tempi record del mercato Annonario; il project financing del tempio crematorio; la riqualificazione di piazza Borea d’Olmo e via Matteotti; la demolizione della tettoia in piazza Colombo; i lavori per l’ex stazione ferroviaria; gli interventi in corso per mitigare il rischio frana alla Vesca in collaborazione con Anas e Regione Liguria per 18 milioni complessivi (3,8 milioni con fondi Pnrr).
Burastero ha inoltre seguito il global service per l’efficientamento energetico di 105 edifici pubblici, il grande progetto di riqualificazione della Pigna (15 milioni con fondi Pnrr, in corso), il project financing del Porto vecchio, il Green Park area camper a Pian di Poma, la rotonda della Foce, il ripascimento delle spiagge di Pian di Poma e della Foce (4 milioni), il relamping dell’illuminazione pubblica con fondi Por Fesr, la sistemazione dell’arredo urbano e del sottopasso Imperatrice, la nuova rete di videosorveglianza cittadina (passata da 42 telecamere spente a quasi 500 dispositivi HD), fino al conseguimento della certificazione ambientale ISO 14001 e della Bandiera blu. Tra le pesanti eredità che lascia al suo successore, la risoluzione del leasing in costruendo del palasport e di piazza Eroi.
«Ringrazio gli amministratori per la fiducia che hanno riposto in me, e tutti i collaboratori e colleghi dirigenti che mi hanno supportato in questi 10 anni. Ho messo il massimo impegno dal primo all’ultimo giorno, senza mai risparmiarmi, e credo di aver dato il mio contributo al miglioramento di questa meravigliosa città», dichiara l’ingegner Burastero. Ora la palla passa alla giunta del sindaco Alessandro Mager, chiamata a individuare entro la fine dell’anno un sostituto per un settore strategico. Sul tavolo ci sono infatti dossier di importanza cruciale: dai cantieri Pnrr in corso alle grandi opere frenate dalle difficoltà delle ditte appaltatrici, fino al nodo del restyling del porto, vero banco di prova dell’amministrazione nei prossimi mesi.
(In copertina, a sinistra Burastero. A destra le gradinate dell’Alfano e un cantiere Pnrr delle scuole)










