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Aurelia bis e traforo Arma–Cantarana, Rixi: «Non possiamo permetterci altri decenni di immobilismo»

6 settembre 2025 | 12:49
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Presidente Bucci: «Mare e monti sono la nostra bellezza ma anche una complicazione, servono collegamenti adeguati»

Imperia. Le infrastrutture tornano al centro del dibattito politico ad Imperia: dal traforo Arma–Cantarana alla variante Aurelia bis, fino al nodo della viabilità ligure. La conferenza di questa mattina, nell’ambito delle Vele d’Epoca, ha visto la presenza del presidente della Regione Marco Bucci, del vice ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi e del sindaco Claudio Scajola.

«Il futuro comincia sempre con un cantiere – ha dichiarato Bucci –. La Liguria è splendida ma complessa, senza strade e gallerie non c’è sviluppo».

Sulla stessa linea il vice ministro Rixi, che ha richiamato l’urgenza di completare opere rimaste sospese: «I sindaci sono favorevoli, il problema è risolvere infrastrutture lasciate a metà. Quando l’autostrada si blocca, i camion entrano nei paesi. O si trova una soluzione, oppure questo resterà il futuro».

Rixi ha ricordato il finanziamento, arrivato a giugno, per il progetto definitivo della variante con il prelievo idrico in montagna, strategico per ridurre la dipendenza dall’approvvigionamento francese e garantire acqua ad agricoltura e ulivicoltura. «Non possiamo permetterci altri decenni di immobilismo – ha detto –. Il governo ha un orizzonte fino al 2027, poi i progetti rischiano di restare fermi altri 50 anni».

Il vice ministro ha richiamato anche i dati sul traffico al valico di Ventimiglia: 2,5 milioni di transiti di mezzi pesanti nel 2023, contro 1,2 milioni al Frejus e 340 mila al Monte Bianco. «Non possiamo avere solo l’autostrada a reggere i flussi – ha sottolineato –. Servono vie alternative e trasporto marittimo. È da 30 anni che non si investe su una viabilità statale adeguata, ora è il momento di farlo».