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Quattro giorni di festa per i 400 anni di “U Festin”, quando la Madonna salvò Rocchetta Nervina

21 agosto 2025 | 13:42
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Quattro giorni di festa per i 400 anni di “U Festin”, quando la Madonna salvò Rocchetta Nervina

Sport, enogastronomia, musica live, cena medievale, teatro e ricostruzioni storiche: eventi per tutti

Rocchetta Nervina. Quattro giorni di festa, tra musica, sport, rievocazioni storiche, eno-gastronomia e fede per celebrare i quattrocento anni di “U festin”: il giorno in cui, il 2 settembre del 1625, la Madonna salvò Rocchetta Nervina da un incendio appiccato dai Doria di Dolceacqua che, se non spento in modo tempestivo da una temporale provvidenziale, avrebbe distrutto il borgo.

Proprio per l’importanze ricorrenza, l’amministrazione comunale di Rocchetta, insieme con le associazioni locali tra cui la Pro Loco e il Mutuo Soccorso, ha organizzato quattro giorni di “ritorno al passato”, patrocinati da Regione Liguria e dall’ente Parco Alpi Liguri.

Dal 30 agosto al 2 settembre, il caratteristico borgo della val Nervia tornerà nel Medioevo per rivivere un momento che ha segnato, in positivo, la storia di un paese e al quale i rocchettini, cresciuti nel solco di una tradizione che ha superato i secoli, tengono moltissimo.

«Abbiamo pensato di fare tante cose per accontentare i gusti di tutti – spiega il sindaco Claudio Basso – Per questo nei quattro giorni ci sarà spazio per lo sport, per momenti dedicati ai più giovani, ma non mancheranno le rievocazioni storiche e la parte religiosa della festa, con la santa messa celebrata dal vescovo Antonio Suetta e la processione per le vie del paese».

IL PROGRAMMA

Le celebrazioni inizieranno il 30 agosto alle 21, in piazza Cian, con il concerto della tribute band di Vasco Rossi “Senz’Alibi” e il servizio bar. La piazza si trasformerà, poi, in una discoteca all’aperto.

Il giorno successivo, 31 agosto, sarà dedicato allo sport e al buon cibo. Si inizia alle 7,30 con il raduno delle mountain bike che parteciperanno al “Tour dei 400“: percorso itinerante di circa 50 chilometri a cura dell’associazione Castrum Barbaire outdoor. «Non è una competizione ma una pedalata di gruppo – spiega Paolo Borfiga – Partiremo dal centro storico di Rocchetta per poi collegarci all’Alta Via dei Monti liguri e raggiungere il punto più alto, Testa d’Alpe. Qui faremo una sosta con rinfresco per poi ripartire alla volta del borgo, dove ci attende il pranzo preparato dalla Pro Loco, presieduta da Stefano Ricotta». Per partecipare al tour non occorrono capacità tecniche particolari, ma resistenza fisica: la pedalata, infatti, ha una durata di circa quattro ore e mezzo e prevede un dislivello di 1.700 metri.

Sempre il 31 agosto, dalle 10 fino a sera, il centro storico tornerà medievale. A partire dalle pietanze servite a tema, a cura della Pro Loco, alle rievocazioni storiche in tutte le piazzette del borgo. Nei giardini, invece, due associazioni daranno spettacolo. Si tratta dei “Merli d’acciaio” di Albenga, e degli Echi di Lyguris. I primi porteranno figuranti in costume, con uomini d’arme e soldati (dal fante al cavaliere) appartenenti 13esimo secolo, che si affronteranno in scontri e duelli d’onore. Echi di Lyguris, invece, spiega il presidente Andrea Brigasco «è un associazione di larp a tema fantasy (giochi di ruolo dal vivo). Il LARP è una forma di gioco in cui i partecipanti interpretano fisicamente un personaggio, con abilità e caratteristiche specifiche. L’esperienza si svolge attraverso storie costruite con costumi, scenografie ed equipaggiamenti a tema, unendo elementi del gioco di ruolo tradizionale e della rappresentazione teatrale. Durante l’evento si potranno provare diverse attività tra cui, arena, tiro con l’arco e caccia al goblin». La giornata terminerà con la cena medievale, musica live con i Balding Chicks e danza.

Il primo settembre alle 21, andrà in scena, nell’area festeggiamenti adiacente al palazzo comunale, lo spettacolo teatrale “Se questo fosse amore”, a cura del Teatro del Banchero.

Mentre il 2 settembre sarà dedicato alla fede, con la santa messa, preceduta dal triduo nell’Oratorio della Santissima Annunziata”, celebrata alle 16,30 dal vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, monsignor Antonio Suetta, e la processione accompagnata dalla banda musicale di Rocchetta.

Alle 18 l’aperitivo in piazza, a cura della Pro Loco e in compagnia della banda. Poi a partire dalle 19, il tradizionale “U festin”: la vera e propria festa. Una serata gastronomica e danzante animata da “Mariella Group”, il cui ricavato, in parte, servirà per il risanamento del muro dell’oratorio dedicato alla Madonna che salvò Rocchetta.

Nei quattro giorni di festa, il paese sarà illuminato da giochi di luci e colori.

«Ringrazio tutte le associazioni locali che stanno lavorando per realizzare questi quattro giorni di eventi – conclude il sindaco Basso – E anche enti e associazioni esterne, come l’Ente Agosto Medievale di Ventimiglia, la Cooperazione dei mercanti erranti, la compagnia dei “Merli d’acciaio” ed Echi di Lyguris».

LA STORIA

Il 2 settembre 1625 a Rocchetta Nervina si verificò un evento significativo nel contesto di un conflitto più ampio tra il Ducato di Savoia e la Repubblica di Genova, due potenze che si contendevano l’influenza in questa regione strategica dell’attuale Liguria, vicino al confine franco-italiano. Rocchetta Nervina, un piccolo villaggio medievale situato nella val Nervia, era allora sotto l’influenza dei Doria, una potente famiglia nobile genovese, e si trovava al centro delle tensioni tra queste fazioni.

Quel giorno, secondo la tradizione locale ancora celebrata oggi, il villaggio fu assediato e incendiato dalle forze dei Doria di Dolceacqua, nell’ambito di una guerra più vasta che coinvolgeva anche la Francia (alleata dei Savoia) e la Spagna (sostenitrice di Genova). Questo scontro s’inseriva nelle guerre italiane del XVII secolo, esacerbate dalle rivalità per il controllo della Contea di Nizza e delle vie di comunicazione alpine. Gli abitanti di Rocchetta Nervina, presi nel mezzo di questo conflitto, videro il loro villaggio devastato dalle fiamme, una scena drammatica immortalata in un dipinto del 1626 conservato nell’Oratorio della Santissima Annunziata. Questa tela rappresenta l’apparizione della Vergine Maria, che, secondo la leggenda, intervenne miracolosamente provocando una pioggia salvatrice per spegnere l’incendio e salvare il villaggio.

L’evento è diventato parte integrante dell’identità locale. Ogni anno, il 2 settembre, Rocchetta Nervina celebra “U Festin”, una festa in onore di questo episodio, in cui si commemora la protezione divina attribuita alla Vergine. La guerra del 1625, sebbene un conflitto regionale, rifletteva le lotte di potere europee dell’epoca, e Rocchetta, con la sua posizione fortificata tra i torrenti Barbaira e Oggia, era un obiettivo militare non trascurabile. Le cronache storiche riportano combattimenti intensi, saccheggi e distruzioni, ma è il racconto di questa sopravvivenza miracolosa che è rimasto nella memoria collettiva.

In sintesi, il 2 settembre 1625 a Rocchetta Nervina fu un giorno di crisi in cui il villaggio subì un attacco devastante, seguito da una liberazione attribuita a un intervento soprannaturale, un episodio che intreccia storia e tradizione ancora vivo nella cultura locale oggi.