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Il sindaco di Pigna vieta di dare cibo ai randagi, lo sdegno delle gattare

2 agosto 2025 | 19:21
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Il sindaco di Pigna vieta di dare cibo ai randagi, lo sdegno delle gattare

Le associazioni contestano l’ordinanza del sindaco Trutalli e chiedono il ripristino della convenzione con l’Asl per le sterilizzazioni

Pigna. Le associazioni Gruppo Gattare Vallecrosia, La Tribù dei Gatti di Ventimiglia e il Gattile «Randagi Fortunati» di Ventimiglia esprimono «profondo sdegno e dissenso» verso l’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Trutalli che vieta la somministrazione di cibo ai gatti randagi.

Secondo le associazioni, il provvedimento è «eticamente inaccettabile» e in contrasto con la legge nazionale 281/91 e la legge regionale Liguria 23/2000, che riconoscono e tutelano le colonie feline come parte integrante del territorio.

«Vietare il cibo non ferma il randagismo, lo aggrava – scrivono – È un atto di abbandono istituzionale che colpisce gli animali più fragili e le persone che da anni, con dedizione e a proprie spese, si occupano del loro benessere. Ogni animale randagio è sotto la responsabilità del Comune, come fosse un cittadino invisibile. Lasciarli senza cibo non è una soluzione: è crudeltà. Le nascite si fermano con le sterilizzazioni, non con il silenzio e l’abbandono».

Le associazioni ricordano inoltre come, a fronte dell’inerzia dell’amministrazione comunale, siano i volontari ad aver agito concretamente:

  • 43 gatti sterilizzati dal gattile di Ventimiglia, grazie alle offerte dei cittadini;

  • 10 gatti sterilizzati a Buggio dalla Tribù dei Gatti;

  • 20 sterilizzazioni effettuate dall’Asl;

  • numerosi cuccioli salvati e curati dal gattile di Ventimiglia.

«Tutto questo senza un euro di contributo pubblico – sottolineano – mentre il Comune da due anni ha lasciato decadere la convenzione con l’Asl».

Le associazioni ribadiscono che un sindaco può regolamentare le modalità di somministrazione del cibo, ma non vietarlo in modo assoluto, in quanto ciò violerebbe la legge.

Da qui la richiesta formale rivolta all’amministrazione comunale di:

  1. ritirare immediatamente l’ordinanza;

  2. aprire un tavolo di confronto tra amministrazione, Asl, forze dell’ordine e associazioni;

  3. ripristinare la convenzione con l’Asl per le sterilizzazioni;

  4. avviare una politica strutturata di tutela animale sul territorio.

«I gatti randagi sono patrimonio collettivo – concludono – Non si risolve un problema chiudendo gli occhi e vietando il cibo, ma agendo con coscienza, rispetto e responsabilità. È tempo che anche l’amministrazione di Pigna se ne faccia finalmente carico».

Il comunicato è firmato da Gruppo Gattare Vallecrosia, La Tribù dei Gatti – Ventimiglia e Gattile «Randagi Fortunati» – Ventimiglia.