Colonie feline a Pigna, la minoranza interviene dopo le polemiche
La consigliera Patrizia Stefani chiarisce la propria posizione: «Servono convenzioni e collaborazione con Asl e associazioni per una gestione corretta»
Pigna. Dopo le polemiche sollevate dalle associazioni animaliste per l’ordinanza che vieta la somministrazione di cibo ai gatti randagi, interviene la consigliere di minoranza Patrizia Stefani per chiarire la propria posizione e fare il punto sulla questione delle colonie feline.
«Non avevo intenzione di intervenire pubblicamente, ma a seguito dei numerosi contatti ricevuti ritengo doveroso spiegare la situazione» afferma Stefani. «Chi mi conosce sa che non ho particolare dimestichezza con il mondo felino, ma una cosa è certa: esistono normative ben precise, sia a livello nazionale che regionale, che tutelano i gatti liberi e le colonie feline».
La consigliera ricorda infatti la legge nazionale 281/1991 e la legge regionale ligure 23/2000, che riconoscono e tutelano le colonie feline, affidandone la gestione ai Comuni in collaborazione con Asl e associazioni animaliste.
Stefani sottolinea che il 7 maggio 2025 la minoranza consiliare aveva presentato un’interpellanza per chiedere il ripristino della convenzione con l’Asl, sospesa da oltre due anni, e chiarimenti sulla posizione dell’amministrazione comunale riguardo alla gestione delle colonie feline.
«Nell’interpellanza – spiega – abbiamo chiesto nello specifico di conoscere le iniziative per il censimento, la gestione e la cura delle colonie, nonché le modalità di coordinamento tra Comune, Asl veterinaria e volontari locali».
Secondo la consigliera, la reazione delle associazioni dopo la pubblicazione di un articolo su un giornale locale è comprensibile: «Probabilmente al loro posto avrei fatto lo stesso. È giusto che la minoranza continui a monitorare la situazione, a fare chiarezza su quanto avvenuto e a farsi tramite con le associazioni per trovare insieme le modalità più adeguate per affrontare e risolvere concretamente il problema».


