Ventimiglia, scomparsa del piccolo Alain: vertice in Prefettura, ricerche senza sosta
Alle 12 il punto della situazione con il prefetto Romeo, presenti anche il sindaco Di Muro e i vertici delle forze dell’ordine
Ventimiglia. Proseguono senza sosta le ricerche del piccolo Alain, il bimbo di 4 anni scomparso ieri nella frazione Latte di Ventimiglia. Alle 12 di oggi è stato convocato un vertice in Prefettura a Imperia dal prefetto Valerio Massimo Romeo per fare il punto sulle operazioni in corso. Presenti sul luogo delle ricerche anche il sindaco Flavio Di Muro, i vertici provinciali dei carabinieri e dei vigili del fuoco.
Questa mattina, all’alba, è intervenuto anche l’elicottero Drago del 115 e quello dell’Arma, impegnato a sorvolare l’area collinare sopra Latte. Sul campo ci sono più di 60 persone operative, tra cui cinofili, volontari della protezione civile, soccorso alpino e operatori Sapr con droni dotati di termocamere. Il sindaco Di Muro, che si è recato al quartier generale dei soccorsi, ha parlato di una «mobilitazione importante da parte di tutta la provincia e della regione. Tanti concittadini si stanno adoperando perché il territorio è vasto e ogni minuto che passa aumenta l’apprensione. Speriamo di avere buone notizie a breve».
A confermare l’imponente dispiegamento di forze è anche Alessandro Giribaldi, vicecomandante dei vigili del fuoco: «Ci hanno segnalato ieri sera la scomparsa del ragazzino e abbiamo attivato subito le ricerche, coinvolgendo tutte le forze disponibili. Siamo arrivati a circa 80 persone ieri notte. Abbiamo schierato i nostri cinofili, i droni con termocamere, e anche l’elicottero. Le ricerche stanno continuando anche stamattina con oltre 60 operatori già in campo».
Giribaldi ha spiegato che «si sta operando in un raggio d’azione che parte dal campeggio dove alloggiava il bambino, tracciando tutti i percorsi con i gps per sapere dove abbiamo già cercato. Stiamo anche verificando nuove segnalazioni e ribattendo i sentieri». In supporto alle ricerche, i vigili del fuoco stanno utilizzando anche un video del bambino fornito dalla madre: «Lo stiamo proiettando tra i soccorritori – ha detto Giribaldi – perché può essere utile per facilitare il riconoscimento. Stiamo tentando ogni metodo possibile».

(In copertina, momenti delle ricerche)








