Santo Stefano al Mare, ex stazione: «Dove eravamo rimasti?»
L’ex sindaco Sergio D’Aloisio solleva dubbi: «Un bene pubblico che poteva essere nostro a costo zero, oggi è un cantiere sospeso»
Santo Stefano al Mare. Acquistata nel 2022 per oltre 600mila euro, con altri 200mila stanziati per il restauro, l’ex stazione ferroviaria dovrebbe diventare uno dei simboli della rinascita urbana. A oggi, però, la struttura resta un cantiere sospeso, così come molte domande restano senza risposta. A sollevarle è Sergio D’Aloisio, ex sindaco del paese, che mette in dubbio l’intera operazione. «Era già nostra, ora la paghiamo due volte».
«Quando venne realizzata la pista ciclabile – ricorda D’Aloisio – il Comune avrebbe potuto acquisire l’edificio gratuitamente. Invece la stazione fu destinata ad Area24, diventando sede deserta per anni. Poi, anni dopo, l’attuale amministrazione ha deciso di comprarla. Perché? E soprattutto perché è ancora chiusa?».
L’ex primo cittadino ricorda anche come nel 2002 fossero stati presentati diversi progetti importanti, pensati per riutilizzare lo stabile con finalità culturali. «Quel piano fu bloccato con l’arrivo dell’amministrazione Pallini. Da allora: silenzio. E oggi si torna a investire soldi pubblici, ma con una visione ristretta».
Secondo quanto reso noto, i lavori in corso – affidati a “Edilmac Costruzioni” – riguardano solo il recupero dell’edificio esistente, senza ampliamenti o modifiche strutturali significative. La nuova destinazione? Uffici comunali.
«Ma la struttura è troppo piccola per ospitare tutti i dipendenti – sottolinea D’Aloisio – tanto che, a lavori finiti, solo una parte dell’organico si trasferirà lì, mentre gli altri resteranno nella sede attuale, nella torre. Risultato: due sedi comunali, raddoppio di spese e zero benefici reali».
E il resto degli spazi? «Dovevano essere dedicati a mostre ed eventi culturali, ma non se ne parla più. Tutto è fermo, senza comunicazioni chiare, né sui tempi né sulle finalità. A cosa è servito questo esborso?».
Il progetto è finanziato in parte dalla Regione Liguria tramite il Fondo Strategico Regionale. La fine lavori era inizialmente prevista tra settembre e ottobre 2024. Ma, a luglio 2025, il cantiere è ancora lì, senza aggiornamenti ufficiali.
Nel 2022 l’attuale amministrazione aveva dichiarato che l’intervento sull’ex stazione rappresentava un passo importante per restituire dignità a un edificio simbolico del nostro paese e che l’obiettivo era razionalizzare gli spazi e migliorare l’efficienza della macchina comunale, valorizzando un bene da troppo tempo abbandonato.
«Un’opera incompleta, poco trasparente e con una logica che sfugge – conclude D’Aloisio –. Non bastano i nastri tagliati: servono visione, programmazione e scelte che abbiano un senso».