Presunti appalti truccati a Castelvittorio, condannato in primo grado geometra del Comune
Un anno e dieci mesi, con sospensione condizionale della pena. Le motivazioni della sentenza depositate tra 90 giorni
Imperia. Il collegio del tribunale di Imperia, presieduto dal giudice Carlo Indellicati con a latere i colleghi Francesca Di Naro e Antonio Romano, dopo una camera di consiglio durata quasi due ore, ha pronunciato stamani una sentenza di condanna a 1 anno e 10 mesi di reclusione, oltre a un multa di 1.000,00 euro, con sospensione condizionale della pena e non menzione nel casellario giudiziario, nei confronti di Fabrizio Rosa, geometra del comune di Castelvittorio e rup per la procedura negoziata inerente l’affidamento dei lavori pubblici, finito a processo con l’accusa di rilevazioni di segreto d’ufficio e turbativa d’asta nell’ambito di una indagine stralcio alla maxi inchiesta dei carabinieri su presunti appalti pubblici truccati, che aveva portato in carcere con l’accusa di corruzione, nel maggio del 2022, l’imprenditore imperiese Vincenzo Speranza (Edilcantieri Costruzioni Srl) e l’allora sindaco di Aurigo e consigliere provinciale Luigino Dellerba (che ha già patteggiato una pena a 2 anni).
La scorsa udienza, il pm Alberto Lari, procuratore di Imperia, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto una condanna a due anni e 6 mesi e una sanzione pecuniaria di 1.400 euro nei confronti dell’imputato.
Vincenzo Speranza (che ha già patteggiato la pena a 2 anni e sei mesi) e il funzionario Rosa, (rup per la procedura negoziata inerente l’affidamento dei lavori pubblici), erano indagati (insieme con Gaetano Speranza, fratello di Vincenzo, che ha patteggiato una pena di due anni, e l’imprenditore Enzo Macrì, assolto in abbreviato, ndr) per l’affidamento dei lavori inerente la ristrutturazione e il recupero urbanistico dell’area destinata alle manifestazioni culturali e ai festeggiamenti del Comune di Castelvittorio, per un valore complessivo di 200mila euro (con importo di 151.705, 62 euro soggetto a ribasso d’asta).
Il difensore di Rosa, l’avvocato Marco Bosio, attenderà di leggere le motivazioni della sentenza, che saranno depositate tra novanta giorni. Dopodiché, ha già annunciato, presenterà ricorso in Appello.


