Porto, Pd Imperia: «Sindaco ritiri provvedimento e apra confronto con attori coinvolti»
Imperia. «La proposta di delibera del Comune di Imperia sull’adeguamento al Piano Regolatore Portuale, posta alla discussione del Consiglio Comunale del prossimo 28 luglio, sancisce l’abbandono di fatto della funzione commerciale del Porto di Oneglia : si tratta di una scelta da evitare in quanto priverebbe la città di una infrastruttura strategica, non offrirebbe sbocchi alternativi e avverrebbe in assenza della necessaria condivisione con le rappresentanze socio-economiche del territorio.
Il Partito Democratico ritiene che un tema di tale rilevanza, la cui valenza va ben oltre i confini della Città di Imperia, vada costruita coinvolgendo tutti coloro che operano nel settore, le categorie economiche, i sindacati e la Regione. Vanno ricercate prospettive capaci di guardare alla “blue economy”, alla cantieristica e alla logistica, al turismo e alla pesca. In poche parole, oggi occorre guardare agli odierni e molteplici servizi innovativi legati al mare.
Bisogna evitare di cancellare realtà vive che producono lavoro e reddito. Il Partito Democratico non si limita ad esprimere un semplice diniego, ma propone di puntare ad una innovazione profonda che tenga conto dei processi di transizione ecologica in atto, come avviene nei porti di Genova e Savona, agevolando al contempo il percorso di ingresso del porto di Imperia nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Il ponente ligure necessita di scelte strategiche e abbiamo il dovere di pianificare il futuro di un porto la cui attività ha effetti di ricaduta sull’intera Provincia. Il Partito Democratico Provinciale chiede al Sindaco di Imperia di ritirare il provvedimento e di aprire una fase di confronto con tutti gli attori coinvolti, mentre a Regione Liguria si chiede di agevolare questo processo.
In tal modo si creerebbe l’opportunità di offrire al porto di Imperia la possibilità di trasformarsi in risorsa strategica per la città e per l’estremo ponente, ponendosi come fonte per garantire crescita, lavoro e servizi».


