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Imperia, Claudio Scajola chiarisce la revoca dei fondi pnrr per il biodigestore di Colli a Taggia

28 luglio 2025 | 11:14
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Imperia, Claudio Scajola chiarisce la revoca dei fondi pnrr per il biodigestore di Colli a Taggia

«Domanda presentata correttamente, ma sono emerse incompatibilità tecniche»

Imperia. Il presidente Claudio Scajola, rispondendo a un’interrogazione della consigliera provinciale Daniela Bozzano, ha chiarito i motivi che hanno portato alla revoca dei fondi PNRR per il biodigestore di Colli a Taggia.

«Ci sono molte persone che non hanno compreso bene la questione – ha spiegato –. La richiesta di finanziamento, completa di tutta la documentazione e firmata da me dopo la verifica dei tecnici, è stata presentata correttamente. Successivamente, però, sono emerse incompatibilità tecniche. Nonostante i contatti con i Ministeri competenti, la domanda non è andata a buon fine. È giusto essere trasparenti con i cittadini anche quando il risultato non è quello sperato».

Il dottor Gian Franco Grosso ha aggiunto che il finanziamento PNRR avrebbe coperto solo 5 milioni dei costi complessivi, mentre circa 15 milioni sarebbero stati a carico del gestore: «Si trattava quindi di un impegno economico rilevante, che avrebbe inciso solo in parte sui costi a carico della città rispetto all’intera popolazione interessata».

Dalla relazione tecnica emerge che la Provincia aveva previsto nel bando di gara europeo una clausola di salvaguardia legata all’eventuale ottenimento dei fondi PNRR. Dopo l’aggiudicazione della concessione al raggruppamento Idroedil s.r.l. e W.T.T. B.V. il 30 dicembre 2022, il MASE aveva assegnato i fondi a gennaio 2023 per un importo di 6,44 milioni di euro, richiedendo la sottoscrizione dell’atto d’obbligo poi avvenuta il 9 febbraio 2023.

Nei mesi successivi la Provincia aveva più volte chiesto chiarimenti al Ministero in merito alla coerenza del progetto definitivo, soprattutto riguardo all’autonomia del biodigestore rispetto all’adiacente impianto TMB, evidenziando criticità impiantistiche considerate dal concessionario difficilmente superabili. Dopo vari confronti e integrazioni di documenti – l’ultimo a novembre 2024 – il 10 dicembre 2024 il Ministero ha disposto la revoca del finanziamento.

La revoca non bloccherà la realizzazione del polo tecnologico di Colli, ma impedirà alla Provincia di utilizzare fondi pubblici per abbattere le future tariffe di conferimento della frazione organica dei rifiuti.