Carenze d’organico, gestione dei detenuti psichiatrici e tossicodipendenti: le note dolenti del carcere sanremese
Il presidente della Camera Penale di Imperia-Sanremo Marco Bosio lancia un appello a Mattarella: « Risolvere il problema delle carceri»
Sanremo. Carenza di organico nella penitenziaria e malagestio dei detenuti con problemi psichiatrici. Sono questi i principali problemi del penitenziario sanremese di Valle Armea, emersi dopo la visita in carcere di questa mattina da parte di una delegazione composta, tra gli altri, dal presidente della Camera Penale di Imperia-Sanremo Marco Bosio, Sergio D’Elia segretario dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, il vicesindaco Fulvio Fellegara ed al consigliere regionale dem Enrico Ioculano.
Alla visita ha fatto seguito un congresso, oggi pomeriggio nella sala privata del Casinò dal titolo: “La fine della pena”, come il libro omonimo di Mariateresa Di Lascia. I lavori sono stati introdotti dal sindaco Alessandro Mager.
Spiega Sergio D’Elia: «La situazione è nella media nazionale in quanto sovraffollamento, su 223 posti regolari, c’erano 263 detenuti. La carenza più significativa è quella degli agenti di polizia penitenziaria. Ci sono 165 operativi, su un organico regolamentare di 209. Quelli realmente disponibili sono 111, circa la metà di quelli necessari. La parte più problematica è quella della organizzazione interna. I detenuti sono in gran parte problematici, oltre il 68% sono detenuti definitivi, circa la metà sono stranieri in gran parte magrebini. Oltre il 30% sono dipendenti da sostanze, con il 10% gravati da problemi mentali, presi in carico dallo psichiatra. Sul totale la metà soffre di disagio mentale. Questi tipo di popolazione detenuta non può essere gestita da operatori penitenziari, carenti nel numero, non formati e attrezzati per curare la tossicodipendenza, la malattia mentale. Sono giovani agenti mandati dallo Stato allo sbaraglio in sezioni dove l malattia mentale e la tossicodipendenza la fanno da padrone. Gli psichiatri non svolgono il loro lavoro in sicurezza. Molte volte durante le visite è necessaria la presenza di un agente, cosa che no va bene per ragioni di privacy e di rapporto con il paziente. In generale è mutata la popolazione carceraria e i casi citati vanno trattati fuori dal carcere. Invece sono buttati in una discarica, in un carcere situato lontano da Sanremo, vicino al cimitero ed una discarica».
Dice l’avvocato Marco Bosio: «I detenuti vivono momenti di grande sofferenza. La visita di questa mattina in carcere ha evidenziato grandi criticità. Abbiamo evidenziato come area critica i settore sanitario, in particolare quello psichiatrico. Questa mattina sono entrati in carcere per la visita anche dei cittadini, che si sono potuti rendere conto della situazione. Il modo di dire “entra in carcere e buttiamo via la chiave deve finire, deve finire la visione carcerocentrica. Dobbiamo risolvere il problema delle carceri. Voglio concludere con una richiesta forte, che come Unione delle Camere Penali abbia rivolto al presidente Sergio Mattarella: “Dobbiamo risolvere il problema delle carceri”».