Ventimiglia, un lettore: «Amministrazione consapevole dei veri problemi del territorio?»
«Se riconoscessero i propri limiti dovrebbero avere il coraggio e la decenza di fare un passo indietro. La città merita di più»
Ventimiglia. La lettera di un lettore sullo stato della città di Ventimiglia:
«Ormai, a Ventimiglia in tutto il territorio comunale al peggio non c’è più fine. Siccome, vivo in corso Genova, mi preme riassumervi il degrado e il decadimento di questo angolo della città (che credo assomigliano moltissimo a quasi tutti i quartieri del ventimigliese). Nel tratto che va da via Chiappori a via Dante è senz’altro, una vera e propria zona di degrado urbano, che rasenta le condizioni di una ipotetica e futura, bidonville. Le foto allegate ne offrono solo una parziale ma eloquente testimonianza.
La domanda sorge spontanea: Se il servizio Tari è inefficiente, può esserci una responsabilità dell’amministrazione? I cittadini possono chiedere riduzioni, fare reclami o azioni collettive? Se il sistema è paritario, i cittadini possono denunciare l’amministrazione alle autorità competenti, per inadempienza, in virtù del pagamento della Tari?
Altro problema: la situazione del verde pubblico (sempre in corso Genova), è a dir poco allarmante. Gli alberi di magnolie sono completamente abbandonati a sé stessi. Crescono in modo incontrollato, invadendo i balconi delle abitazioni fino a raggiungere i terzi piani, senza che venga mai effettuata una potatura, né una minima manutenzione.
E mentre tutto questo dura ormai da anni, oggi si assiste, dopo ben cinque anni, a un’inaugurazione in pompa magna, alla presenza del presidente della Regione Giovanni Bucci, per una struttura di poco più di cento metri. Cinque anni per un tratto così breve, celebrato come se fosse un’opera straordinaria e rivoluzionaria.
La domanda sorge spontanea: questa amministrazione è consapevole dei veri problemi del territorio? È davvero in grado di governare con efficacia? Se davvero avessero a cuore il bene dei cittadini, e se riconoscessero i propri limiti, dovrebbero avere il coraggio e la decenza di fare un passo indietro e restituire la parola agli elettori, indire nuove elezioni e permettere a chi ha più competenza e sensibilità di prendersi cura della città. Ventimiglia merita di più. Merita rispetto, attenzione e una classe dirigente all’altezza».


