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Ponte sull’Argentina, oggi la consegna del cantiere. Chiusura da giovedì: corsa contro il tempo per la cartellonistica

3 giugno 2025 | 11:37
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Ponte sull’Argentina, oggi la consegna del cantiere. Chiusura da giovedì: corsa contro il tempo per la cartellonistica

Interlocuzione informale tra il sindaco di Taggia, Conio, e la Regione, sfocia in uno slittamento di un paio di giorni. Da sciogliere il nodo del percorso alternativo

Taggia. L’interruzione del ponte ciclopedonale sul torrente Argentina, prevista inizialmente per oggi, 3 giugno, subirà un lieve slittamento di un paio di giorni, anche se sul posto c’è già un maxi cartello che indica la chiusura stabilita (vedi foto di copertina). La decisione è emersa stamattina da un’interlocuzione informale tra il sindaco di Taggia, Mario Conio, quello di Riva Ligure, Giorgio Giuffra, e la Regione Liguria, al fine di consentire agli enti locali di predisporre un’adeguata cartellonistica per informare l’utenza, sia sul versante di Taggia che su quello di Riva, dell’imminente apertura del cantiere per la demolizione e ricostruzione dell’infrastruttura.

A confermalo, rispondendo a Riviera24.it, è l’assessore regionale alla Difesa del Suolo e Infrastrutture, competente per l’intervento in corso, Giacomo Giampedrone: «Non perdiamo di vista che stiamo parlando di un intervento di portata storica, che nel suo complesso vale circa 17 milioni di euro per la messa in sicurezza di due Comuni. Comprendiamo i disagi, ma stiamo cercando di venire incontro alle esigenze delle amministrazioni locali. Pur volendo collaborare, non possiamo permetterci di compromettere la tempistica imposta dal Pnrr: il ponte deve essere pronto, completato, collaudato e pienamente operativo entro giugno 2026. Proprio per questo abbiamo già concesso un primo rinvio, spostando l’inizio dei lavori inizialmente previsto per Pasqua. Ora però non sono più possibili ulteriori slittamenti». Prosegue l’assessore: «Questa mattina c’è stata un’interlocuzione tra gli uffici tecnici della Regione e quelli dei due Comuni. Oggi verrà formalmente consegnata l’area di cantiere alla ditta incaricata. Di conseguenza, il passaggio sarà interdetto a partire da giovedì. È questo il risultato tecnico delle ultime interlocuzioni, che proseguiranno nei prossimi giorni. Da qui a giovedì, c’è ancora tempo per individuare un percorso alternativo per i ciclisti e i pedoni».

Somme urgenze siccità imperia

Il progetto, finanziato con oltre 7,3 milioni di euro di fondi Pnrr, prevede la demolizione dell’attuale ponte ferroviario, su cui oggi passa la pista ciclabile, e la realizzazione di un nuovo collegamento a campata unica. L’intervento è finalizzato alla definitiva messa in sicurezza idraulica del torrente Argentina, con la conclusione dei lavori prevista per l’estate del 2026. Il rinvio, seppur minimo, arriva dopo le richieste ufficiali dei sindaci Conio (Taggia) e Giorgio Giuffra (Riva Ligure), che avevano sollecitato uno slittamento di dieci giorni per consentire una migliore organizzazione e comunicazione dell’intervento. Tuttavia, la Regione ha concesso tempi minimi, al massimo un paio di giorni, evidenziando la necessità di rispettare le tempistiche dettate dal Pnrr.

Nel frattempo, è scattata la corsa contro il tempo per predisporre la cartellonistica informativa. Amaie Energia & Servizi srl, società pubblica partecipata e proprietaria della pista ciclabile, ha già installato alcuni cartelli e sta lavorando per rafforzare la comunicazione. Spetta invece ai Comuni individuare un tracciato alternativoe sicuro per i ciclisti, che, in assenza di una passerella provvisoria (eliminata dal progetto iniziale), dovranno affrontare la pericolosa via Aurelia e altre intersezioni non attrezzate per il passaggio in massa. La situazione ha suscitato critiche da parte delle opposizioni, che accusano le amministrazioni locali di non aver pianificato adeguatamente l’intervento, nonostante fossero a conoscenza della chiusura programmata e dell’impossibilità di realizzare l’attraversamento provvisorio già a febbraio, ben 4 mesi fa.

La mancanza di una passerella parallela, inizialmente prevista nel progetto, è stata giustificata dalla Regione con la necessità di rispettare le scadenze del Pnrr, ma soprattutto per questioni tecniche: «Il progetto della passerella provvisoria era legato al completamento delle opere sul lotto di monte, che ha subito ritardi e complicazioni. Realizzarla in quella posizione avrebbe comportato un aggravio significativo sia in termini di costi che di tempi. Inoltre, la passerella sarebbe risultata troppo vicina al ponte da demolire, e per ragioni di sicurezza non sarebbe stato possibile consentire il passaggio delle persone durante l’installazione e le successive lavorazioni sull’impalcato. Alla luce di questi elementi, è apparso evidente che il gioco non valesse la candela», – chiosa il direttore del Settore protezione civile di Regione Liguria, Luca Berruti.

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(In copertina la situazione attuale sul ponte, durante un sopralluogo dei tecnici. A metà l’assessore Giampedrone. Qui sopra veduta del ponte da demolire)

(Foto Luca Simoncelli)