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Piazza Eroi, acqua alla gola

7 giugno 2025 | 07:30
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Piazza Eroi, acqua alla gola

La cooperativa ha attivato la procedura per la crisi d’impresa. Mager: «Non significa che l’opera si fermerà, ma ora valutiamo tutte le opzioni per evitare che rimanga un cratere»

Sanremo. La Cooperativa Edile Appennino, colosso bolognese delle costruzioni generali e affidataria dei lavori del parcheggio interrato di piazza Eroi in associazione d’impresa con l’ente finanziatore Iccrea Bancalmpresa, ha attivato lo scorso 27 maggio la procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa, per evitare l’aggressione da parte dei creditori. Una mossa prevista dal nuovo Codice della crisi che prelude a una fase delicata: il 3 giugno è stato nominato l’esperto revisore legale, Luigi Paggiaro, incaricato di verificare la sostenibilità di un percorso di risanamento.

Il tutto avviene cogliendo di sorpresa il Comune, mentre il cantiere procede a singhiozzo. Negli ultimi mesi i lavori sono avanzati a rilento, con lunghe pause, e una parte del tessuto commerciale della zona teme che la grande opera pubblica – varata dalla giunta Biancheri bis -, possa seguire lo stesso destino del palazzetto dello sport di Pian di Poma. Venendo ai dati, il bilancio 2023 della Cooperativa Edile Appennino di Calderara di Reno restituisce la fotografia di una realtà appesantita da una struttura debitoria significativa: oltre 90 milioni di euro di debiti, contro circa 41 milioni di crediti. Il solo debito bancario ammonta a 36,9 milioni, mentre quello verso i fornitori è di 29,5 milioni. Il patrimonio netto risulta pari a 17,1 milioni di euro. L’utile d’esercizio, 129.292 euro, è marginale se rapportato alla mole d’affari e al carico finanziario.

Dal rendiconto finanziario emergono altri elementi rilevanti: nel 2023 la cooperativa ha generato flussi di cassa netti dalla gestione operativa pari a 14,8 milioni. Tuttavia, nello stesso anno, i debiti bancari esigibili entro il 2024 erano di 15,3 milioni. Il margine, già sottile, imponeva un incremento della liquidità nel nuovo esercizio per evitare tensioni. L’assenza, ad oggi, del bilancio 2024 impedisce di verificare se ciò sia avvenuto, ma la scelta di attivare la procedura di crisi suggerirebbe il contrario. Anche nel luglio 2022, al momento della firma del contratto di leasing tra la banca soggetto attuatore e Palazzo Bellevue, la situazione finanziaria appariva complessa. In quell’anno, i debiti bancari e verso fornitori già superavano i 69 milioni di euro. L’utile registrato era pari a 138 mila euro, su ricavi per 64,6 milioni. La struttura dei costi, i margini ridotti e l’indebitamento consistente delineavano già allora un quadro da tenere sotto stretta osservazione.

Generico giugno 2025

Nel corso del 2025 è stato registrato un aumento dell’attenzione da parte degli stakeholder finanziari nei confronti dell’impresa. Nei tre mesi precedenti al 4 giugno sono state 94 le richieste di report sull’azienda (quadruplicate rispetto al periodo precedente), segnale di una crescente preoccupazione nel mercato. In questo contesto, è cambiato anche il valore dell’indicatore di rischio Esg (Environmental, Social and Governance), che misura l’esposizione di un’impresa a fattori ambientali, sociali e di governance potenzialmente negativi per la sua performance. L’indicatore, tra il 2022 e il 2023, era stato mantenuto su un livello medio-basso. Solo pochi giorni fa, in concomitanza con l’emersione dell’istanza di crisi, è stato aggiornato al livello “medio” (e lo score è stato sospeso), a testimonianza di una rivalutazione in chiave prudenziale del profilo di rischio aziendale.

sopralluogo Mager piazza Eroi

Formalmente, il Comune di Sanremo è tutelato dal contratto di leasing. L’opera, teoricamente, è garantita chiavi in mano. In ogni momento, inoltre, l’Amministrazione può chiedere la sostituzione dell’impresa appaltatrice. Ma il precedente del palasport di Pian di Poma pesa come un monito: anche in quel caso si fece ricorso al leasing e infine l’impresa fu estromessa. La nuova ditta incaricata del subentro non ha mai ripreso realmente i lavori e attende tuttora la validazione di un ingente aumento dei costi da parte dell’ente locale, che ora è nelle mani di un comitato tecnico. Una prospettiva che, oggi, il commercio e i residenti di piazza Eroi sperano di non dover rivivere.

Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, commenta così i dati scovati da Riviera24.it: «È un cantiere che abbiamo ereditato con una procedura di gestione analoga a quello di Pian di Poma: il leasing in costruendo. Per circa un anno i lavori sono proceduti in modo impeccabile. Poi, qualcosa è cambiato all’interno dell’azienda. Apprendo che questo li ha portati a richiedere le misure protettive, per evitare ulteriori criticità». Mager ha poi assicurato che il Comune continuerà a monitorare da vicino la situazione: «Questo non significa che l’opera si fermerà. Ma d’ora in poi faremo particolare attenzione all’evoluzione della vicenda e valuteremo ogni opzione utile, perché non possiamo permetterci che nel centro di Sanremo resti un cratere. Mi auguro che la cooperativa riesca a superare le difficoltà». Sulla gestione concreta dei rapporti tra l’Amministrazione e l’appaltatore, il primo cittadino conclude: «Ci siamo messi a disposizione effettuando anche pagamenti diretti ai fornitori, per sostenere l’azienda. Solo l’altro ieri ci è stato assicurato dalla banca finanziatrice dell’intervento che dalla prossima settimana i turni sul cantiere verranno raddoppiati».

sopralluogo Mager piazza Eroi
Generico giugno 2025

(In copertina il cantiere di piazza Eroi allagato durante l’ultima ondata di maltempo. Nelle altre immagini: sopralluogo del sindaco accompagnato dal dirigente ai Lavori pubblici, Danilo Burastero. Incontro tra i commercianti della piazza e l’assessore Massimo Donzella)

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