Il caso ponte diventa un pasticcio, Amaie Energia pronta a chiedere i danni alla Regione
La multiservizi contesta la mancata realizzazione del bypass ciclopedonale. Mercoledì il confronto con l’assessore regionale Giacomo Giampedrone
Sanremo. È in programma per mercoledì mattina, a Genova, il faccia a faccia tra Amaie Energia e la Regione Liguria, al quale parteciperanno anche i sindaci Mario Conio e Giorgio Giuffra, sul caso della passerella provvisoria non realizzata tra Arma di Taggia e Riva Ligure. In ballo non c’è solo la continuità della Cycling Riviera, interrotta da settimane, ma anche un possibile contenzioso legale: la società partecipata da Regione e Comune di Sanremo, sarebbe pronta a chiedere i danni.
Il nodo è l’articolo 4 del protocollo d’intesa firmato nel 2021 (presidenza di Amaie Energia nelle mani dell’avvocato Andrea Gorlero), in cui veniva messo nero su bianco l’impegno a garantire il collegamento ciclopedonale anche durante i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte sull’Argentina. E invece oggi la ciclabile è spezzata, la passerella non c’è, e sul tavolo resta un progetto da 270 mila euro per due mesi e mezzo di lavori, rimasto lettera morta.
In continuità con la linea tracciata da Gorlero e in accordo con il nuovo Cda di Amaie Energia – proprietaria e gestore della ciclabile – oggi guidata dal manager Sergio Tommasini, la multiservizi con sede a Sanremo ha inviato tre distinte pec alla Regione per sollecitare il rispetto degli impegni assunti e, soprattutto, per scongiurare la rinuncia al bypass temporaneo. La multiservizi pubblica ha anche formalizzato una diffida, evidenziando come l’interruzione del percorso ciclopedonale andrebbe a compromettere un’infrastruttura soggetta a vincolo di uso pubblico. Inoltre, dagli atti emerge che non è mai stato formalizzato l’atto di consegna del ponte alla Regione, un’omissione che – secondo la società – ha creato un vuoto gestionale con potenziali conseguenze legali e patrimoniali.
Nel mentre, la chiusura del tratto ciclabile sta generando disagi e pericoli per ciclisti e pedoni, costretti a utilizzare la via Aurelia, una strada trafficata e non attrezzata per la mobilità dolce. I sindaci di Taggia e Riva Ligure, Mario Conio e Giorgio Giuffra, hanno adottato misure per limitare l’accesso alla ciclabile nei punti critici, ma la situazione resta problematica, soprattutto in vista dell’estate. La mancata realizzazione della passerella ha anche ripercussioni economiche, con disdette di prenotazioni da parte di cicloturisti e difficoltà per gli operatori locali. L’incontro di mercoledì sarà decisivo per trovare una soluzione che possa ripristinare la continuità della ciclabile, un’infrastruttura strategica per il turismo della Riviera dei fiori.
Intervistato da Riviera24.it alla vigilia della chiusura del ponte ciclabile, il responsabile regionale del settore protezione civile, il dirigente Luca Berruti, aveva spiegato: «Il progetto della passerella provvisoria era legato al completamento delle opere sul lotto di monte, che ha subito ritardi e complicazioni. Realizzarla in quella posizione avrebbe comportato un aggravio significativo sia in termini di costi che di tempi. Inoltre, la passerella sarebbe risultata troppo vicina al ponte da demolire, e per ragioni di sicurezza non sarebbe stato possibile consentire il passaggio delle persone durante l’installazione e le successive lavorazioni sull’impalcato. Alla luce di questi elementi, è apparso evidente che il gioco non valesse la candela».
(In copertina lo sbarramento della ciclabile sul versante di Riva Ligure)









