Collettore Pian di Nave-Porto vecchio, il sindaco Mager: «Siamo arrabbiati. Ora garanzie su sostituzione condotta»
Nel question time anche graduatorie asili nido e manutenzione di strade e marciapiedi
Sanremo. La maxi-rottura della condotta fognaria al Porto vecchio, che nei giorni scorsi ha costretto all’emissione di un divieto di balneazione su larga scala lungo la costa sanremese, è approdata ufficialmente questa sera in consiglio comunale, con un’interpellanza urgente presentata dalla consigliera Monica Rodà a nome del gruppo di opposizione Sanremo Domani.
La discussione è avvenuta durante il question time che ha preceduto i lavori dell’assise civica. Al centro del confronto, la gestione dell’emergenza e i tempi con cui sono stati effettuati i prelievi da parte di Arpal, risultati poi conformi solo nella serata di lunedì, ma comunicati ufficialmente solo il giorno dopo. Rodà ha chiesto chiarimenti e denunciato “un danno enorme per il turismo e per l’ecosistema marino, che a lungo termine potrebbe portare a conseguenze anche permanenti”. Netta, ma anche autocritica, la replica del sindaco Alessandro Mager, che ha risposto: “Il fatto che noi non siamo responsabili di quanto sia accaduto non ci esime dall’obbligo che abbiamo di attivarsi nel modo migliore perché queste situazioni non si ripetano più. Condivido in ogni sua parola l’interpellanza di Sanremo Domani e ringrazio per averla presentata”.
Mager ha ripercorso le numerose interlocuzioni avute, dalla sua elezione, con Rivieracqua, gestore unico provinciale del servizio idrico e fognario, sottolineando il cambio di passo registrato con l’arrivo alla guida della società dell’amministratore delegato Trolese e del direttore generale Aliscioni, individuati dal nuovo socio privato Acea Molise. “Da quando sono diventato sindaco ho incontrato Rivieracqua sei volte. Tutti i nostri incontri sono stati finalizzati a segnalare una situazione non più tollerabile, che si era già ripetuta nel 2017 e nel 2018 a inizio stagione balneare. L’ultimo appuntamento era già in calendario prima ancora che si rompesse il collettore al Porto vecchio la scorsa settimana”.
Il primo cittadino ha poi ricordato come già la precedente Amministrazione avesse avviato un piano di sostituzione di un lungo tratto di rete fognaria, con un impegno economico iniziale assunto direttamente dal Comune: “Parliamo di 435 metri di linea da rinnovare, per un’opera da finanziare con fondi anticipati tramite mutuo, in attesa di rimborso da parte del gestore. Era stata elaborata una bozza di convenzione, definita l’8 giugno 2023, ma Rivieracqua non ha mai riscontrato formalmente la proposta. Il Comune ha sollecitato, ma nel gennaio 2024 il sub commissario ha comunicato la propria rinuncia”. Solo a seguito del guasto al Porto vecchio, ha aggiunto Mager, Rivieracqua ha assicurato un primo intervento sulla linea calda, con la rinnovazione della tubazione tra la stazione di sollevamento di Pian di Nave e lo snodo critico della passeggiata: “Si sono impegnati, seppur non con una soluzione definitiva. Diamo fiducia al nuovo management, ma abbiamo detto chiaramente che la città di Sanremo è arrabbiata con Rivieracqua”. Una vicenda che, per il sindaco, non può e non deve essere dimenticata: “È doveroso ricordare da dove nasce tutto questo, perché Sanremo ha fatto la sua parte. Ora ci aspettiamo risposte concrete”.
Nella seduta del consiglio comunale di questa sera, oltre alla questione urgente relativa al divieto di balneazione, sono state discusse altre interpellanze. La consigliera Elisa Balestra (FdI) ha sollevato il tema delle modalità di accesso agli asili nido comunali, segnalando possibili criticità e chiedendo chiarimenti sulla gestione attuale delle graduatorie. In particolare, ha posto l’accento sull’ingresso ai servizi educativi per i bambini con almeno un genitore non lavoratore, chiedendo se questa situazione stia generando disagi o proteste da parte delle famiglie escluse. A rispondere è stato il vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali, Fulvio Fellegara, che ha espresso “massima disponibilità a discuterne per fare il meglio possibile per cittadine e cittadini”. L’assessore ha ricordato come il regolamento vigente sia stato modificato il 27 novembre scorso “con voto unanime, approvato anche dal gruppo di cui fanno parte i consiglieri oggi critici”. Fellegara ha illustrato come il meccanismo in vigore, risalente al 2008, sia stato ricalcato anche da altri Comuni, come Ventimiglia: “La lista d’attesa viene aggiornata ogni sei mesi, e il punteggio massimo – alzato da 10 a 12 – è attribuito alle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. In caso di disoccupazione di uno dei due genitori, il punteggio si riduce a 2,5, ma serve come elemento di supporto, soprattutto per le donne sole che cercano di rientrare nel mondo del lavoro”. Attualmente, ha concluso l’assessore, “sono solo quattro i bambini entrati nei nidi comunali con un genitore non occupato. È fondamentale rendere più prevedibili i tempi di attesa, ed è un valore che va considerato”. Se necessario, ha aggiunto Fellegara, “siamo pronti a valutare eventuali aggiustamenti regolamentari”.
Molto critico anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Antonino Consiglio, che ha presentato due interpellanze legate alla condizione di alcuni quartieri periferici della città. In particolare, Consiglio ha denunciato lo stato di abbandono del quartiere San Pietro, definendolo “trascurato sotto il profilo della sicurezza stradale e delle condizioni dell’asfalto”. Parole dure anche per i lavori in via Padre Semeria: “È passato un anno di mandato e ancora non si sono visti risultati significativi”. A replicare è stato l’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Donzella, che ha rassicurato sul fatto che “i lavori su via Padre Semeria sono attualmente in corso, come da cronoprogramma”, rivendicando l’impegno dell’Amministrazione per recuperare ritardi accumulati in passato e migliorare la qualità della viabilità cittadina.





