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Rivieracqua risanata. Ora lotta alla dispersione idrica: “60 milioni di investimenti entro il 2029”

21 maggio 2025 | 13:06
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Oggi la presentazione ufficiale dei nuovi vertici aziendali. L’Ad Trolese: “Priorità alle imprese locali”

Sanremo. Un nuovo inizio per Rivieracqua, che questa mattina ha presentato ufficialmente alla stampa il suo nuovo corso, guidato dal presidente Giuseppe Torno e dall’amministratore delegato Fabio Trolese. La conferenza, tenutasi nella sede della società in Valle Armea a Sanremo, ha rappresentato la prima uscita pubblica della nuova dirigenza dopo l’ingresso del socio privato Acea Molise, che a fine dicembre ha acquisito il 48% del capitale sociale, trasformando di fatto la società in una realtà a capitale misto pubblico-privato. L’incontro si è svolto in presenza del nuovo direttore generale, l’ingegnere AndreaAliscioni, subentrato affianco alla storica dirigente Angela Ferrari, mentre erano assenti i consiglieri del CdA in quota pubblica: Gianluigi Pancotti, Azzurra Valfrè e Cristiana Odoardi.

Nel suo intervento, Giuseppe Torno ha descritto i primi mesi di lavoro come “decisivi”, sottolineando come grazie all’ingresso del nuovo partner privato, Rivieracqua possa oggi definirsi risanata dal punto di vista finanziario. Ha spiegato che l’azienda serve circa 160 mila utenti, includendo anche alcune aree in prossimità del confine savonese. Una rete complessa, caratterizzata da alti costi di esercizio dovuti alle numerose stazioni di sollevamento necessarie per spingere l’acqua dalla costa verso l’entroterra. Torno non ha nascosto la gravità della situazione ereditata, definendo la rete idrica attuale “disastrosa”, ma ha assicurato che la società è pronta ad affrontare il problema con “corposi investimenti”, affermando che il futuro sarà più roseo di quanto non sia stato il passato.

A prendere la parola è stato poi Fabio Trolese, che ha tracciato la visione del nuovo corso gestionale, fondato sulla qualità dell’acqua, la sicurezza del servizio e una nuova attenzione all’ambiente. L’amministratore delegato ha evidenziato come l’approvvigionamento idrico non possa essere considerato un tema scontato, soprattutto in un contesto moderno dove la sostenibilità deve accompagnare ogni scelta strategica. Rivieracqua, ha spiegato, “intende puntare su strumenti innovativi per migliorare le performance ambientali e gestionali. Tra le priorità, ha indicato l’importanza di recuperare e riutilizzare le acque reflue, evitando l’uso di acqua potabile per scopi irrigui, attraverso un uso intensivo delle tecnologie applicate agli impianti di depurazione”.

Tra i passaggi più rilevanti affrontati durante la conferenza stampa di Valle Armea, particolare attenzione è stata dedicata al rapporto con le imprese appaltatrici, tema storicamente sensibile per una realtà complessa come quella della gestione del servizio idrico in provincia di Imperia. L’amministratore delegato Fabio Trolese ha voluto rassicurare apertamente le categorie economiche locali, a partire dall’associazione dei costruttori edili Ance, chiarendo che Rivieracqua lavorerà principalmente con le imprese del territorio, nel rispetto delle normative e con una rinnovata organizzazione negli affidamenti.

“Abbiamo ben presente il valore delle realtà locali e la necessità di creare ricadute economiche sul territorio”, ha dichiarato Trolese. “La tipologia di lavori che mettiamo a gara è perfettamente compatibile con le competenze delle imprese del Ponente ligure. Quello che sicuramente faremo è introdurre ordine negli affidamenti, con gare strutturate e trasparenti”.

L’obiettivo della società è quello di garantire accesso equo, chiaro e tracciabile alle commesse pubbliche, senza però escludere la possibilità di partecipazione a operatori esterni, come previsto dalla normativa. Trolese ha specificato che le imprese locali non saranno tutelate in via esclusiva, ma che verranno agevolate nell’accesso, anche attraverso un dialogo continuo con le loro associazioni di categoria. “Abbiamo già avviato un’interlocuzione con Ance e intendiamo mantenerla attiva e costruttiva”, ha aggiunto.

Trolese ha poi annunciato una serie di iniziative per migliorare il rapporto con l’utenza, a partire dal potenziamento degli sportelli fisici e digitali. “Siamo nel 2025 e strumenti come i portali online per la gestione del servizio idrico sono ormai diffusi ovunque, tranne che qui. Vogliamo colmare questo divario”, ha dichiarato, sottolineando anche come ciò favorirà pratiche come l’autolettura, facilitando la vita degli utenti.

Il manager ha affrontato anche il nodo della dispersione idrica, problema storico del Ponente ligure, dove si registra una perdita media del 45% della risorsa. Secondo Trolese, le cause principali sono le tubazioni obsolete e le pressioni troppo elevate nelle condotte, che in alcuni casi raggiungono i 10 bar, il doppio di quanto sarebbe auspicabile. L’obiettivo, ha aggiunto, è quello di intervenire in modo mirato, monitorando la rete tramite sensori distribuiti e avviando un massiccio piano di distrettualizzazione: saranno coinvolti 400 chilometri di condotte su un totale di 1.500, anche grazie ai fondi del Pnrr.

Sul fronte economico, Trolese ha confermato che nel 2024 Rivieracqua ha fatturato 54 milioni di euro e ha previsto 26 milioni di investimenti per il 2025, che diventano 60 entro il 2029. Ha spiegato che l’anno in corso servirà a consolidare il risanamento avviato, anche attraverso il saldo di tutti i debiti pregressi, comprese le spettanze dovute ai fornitori, ai lavoratori e alle aziende appaltatrici. “Abbiamo pagato cinquecento fornitori. L’indebitamento negativo ora è pari a zero. Non useremo più i fornitori come banca della società”, ha dichiarato con fermezza.

Trolese ha poi affrontato il tema delle tariffe, ricordando che queste sono stabilite dall’autorità nazionale Arera e che non è consentito ai gestori modificarle. Ha però riconosciuto che la crisi della rete idrica è anche figlia di tariffe troppo basse, che negli anni hanno impedito interventi strutturali. Ha infine precisato che, per quanto il meccanismo di approvazione delle nuove tariffe sia lungo e complesso, non si tratta di una situazione anomala e che Rivieracqua è pronta ad applicare senza riserve le decisioni dell’autorità, anche in materia di conguagli.

Smentita ogni ipotesi di tagli al personale. “Siamo una società privata, ma con una forte partecipazione pubblica, a partire dal Comune di Roma. Siamo abituati a lavorare in contesti misti, con rigore ed efficienza, ma anche con grande attenzione al lato sociale”, ha chiarito Trolese.

Infine, l’Ad ha rassicurato anche sul tema dell’efficienza dei cantieri, spesso criticati per la loro lunghezza. Ha spiegato che, trattandosi di lavori su strade pubbliche, le tempistiche non dipendono unicamente dalla volontà della società, ma ha promesso maggiore coordinamento con le amministrazioni locali per garantire la massima informazione sull’avanzamento degli interventi.

Chiudendo la conferenza, Trolese ha annunciato una nuova iniziativa simbolica ma significativa: l’installazione di distributori di acqua potabile lungo la pista ciclabile del Ponente, “per avvicinare i cittadini all’azienda”. Un segnale di attenzione e trasparenza che vuole rappresentare, anche visivamente, il cambio di passo di una società che, dopo anni difficili, sembra pronta a riconquistare la fiducia persa.

SLIDE: RIVIERACQUA 21 MAGGIO 2025