le dichiarazioni |
Calcio
/
Sanremo
/
Sport
/

Per la Sanremese Caverzan va via per “mancanza di strutture”. Ma il Mister replica «Tante ca****te per pararsi il c**o»

7 maggio 2025 | 11:07
Share0
Per la Sanremese Caverzan va via per “mancanza di strutture”. Ma il Mister replica «Tante ca****te per pararsi il c**o»

Per l’ex di Juventus e Udinese alla base del “divorzio” ci sarebbero divergenze con la dirigenza

Sanremo. Mister Andrea Caverzan lascia il settore giovanile della Sanremese: la società dà le sue motivazioni ma l’allenatore non ci sta e sbotta: «Mai sentito cosi tante ca****te per pararsi il c**o».

Sinteticamente, nei motivi addotti dalla società biancozzurra per spiegare la “risoluzione consensuale del contratto” c’è quello – caro al presidente del sodalizio calcistico matuziano –  della “mancanza cronica di strutture idonee per svolgere l’attività per cui era stato ingaggiato” dei quali avrebbe patito in prima persona proprio Caverzan. Nel comunicato della Sanremese si fa riferimento anche alla “mancanza dei servizi igienici e spogliatoi che ancora oggi mancano a Pian di Poma”.

Ma per l’allenatore, che da calciatore ha militato anche in Serie A con Juventus e Udinese, i motivi sarebbero ben altri. Dopo aver esordito con un linguaggio un po’ volgare spiega: «15 giorni fa ho comunicato al presidente la mia decisione di lasciare a fine stagione la Sanremese Calcio, per un fatto di considerazione nei miei confronti, dato che da responsabile di tutti gli allenatori, non sono nemmeno stato interpellato per un riassunto e un giudizio di fine stagione. Per questo poi mi ha tolto gli ultimi due mesi di rimborso sentendomi dire:”Non servi più allora”». Nulla a che fare con la carenza di strutture dunque, piuttosto semmai per  divergenze con la dirigenza.

Aggiunge Caverzan: «Non ho mai avuto problemi ne divergenze con una parte di tecnici, agonistici o non agonistici, anzi. Ho solo avuto qualche problema con l’allenatore della Juniores per insulti che ho ricevuto e che tengo ben custoditi e dove non sono mai stato difeso dallo stesso presidente. Ho sempre cercato di risolvere in silenzio tutte le problematiche di mancanza di spogliatoio, di problematiche tra genitori e allenatori, anche tra mister su scalate giocatori e quant’altro. Sono stato più tempo al campo e sul campo con i mister che a casa. Ho perso mia madre e dopo 8 giorni ero in campo. Ho portato, assieme a Gianni Brancatisano, i migliori allenatori possibili, così come i migliori giocatori della zona, per creare la qualità per poterli far arrivare a giocare in prima squadra. I risultati di squadra e personali dei ragazzi sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo portato fino ad 8 (otto) elementi del settore giovanile della Sanremese al Torneo delle Regioni, mai successo prima! Tutti sanno perchè Burlandi classe 2008 è riuscito fin da subito a salire in prima squadra realizzando poi 15 presenze ed essere vero uomo mercato ora della stessa società. Piu che queste cazzate mi aspettavo qualcosa di diverso, ma il calcio , questo mondo e soprattutto questi personaggi, li conosco bene essendoci da una vita dentro (altrimenti non scrivevo un libro proprio su questi aspetti). Ma come mi ha insegnato un mio vecchio mister, “Non è importante quanto rimani in una società, ma l’impronta che rimane di te”».