Origini sanremesi di Papa Prevost, tanti dubbi nessuna certezza
Lo storico sanremese Sergio Manente contesta la ricostruzione genealogica che collegherebbe Papa Leone XIV a Sanremo: “Troppe incongruenze, nessuna prova concreta”
Sanremo. Le recenti notizie che attribuiscono al nuovo pontefice, Papa Leone XIV, ascendenze liguri, in particolare legate a Sanremo, hanno suscitato entusiasmo e orgoglio diffuso nella Città dei fiori. Ma non tutti gli studiosi condividono questa narrazione.
Lo storico locale Sergio Manente, esperto degli archivi civili e parrocchiali del Ponente ligure, interviene per mettere in discussione la solidità delle prove finora presentate e invita a una lettura più prudente dei dati genealogici disponibili.
Tutto è iniziato con la ricerca ed il conseguente ritrovamento, nei registri della concattedrale di San Siro a Sanremo, dell’atto di battesimo di un certo Jacques Martino, datato 1° gennaio 1806. Il documento, divulgato ufficialmente dalla Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, è stato subito associato al trisavolo del neo Papa, al secolo Robert Francis Prevost.
Secondo alcune ricostruzioni, il presunto trisavolo Jacques Martino avrebbe lasciato Sanremo durante la prima metà dell’Ottocento, stabilendosi in Louisiana, dando origine a una discendenza che porterebbe, attraverso la famiglia Martinez, fino al pontefice. A consolidare l’interesse per questa vicenda sono intervenuti il sindaco Alessandro Mager, che ha richiesto accertamenti storici ufficiali, e l’associazione Famija Sanremesca, guidata da Leone Pippione, che ha avviato una ricerca approfondita tra gli archivi locali.
Per Sergio Manente, però, la documentazione presentata sinora non è sufficiente a confermare il legame diretto tra Sanremo e la genealogia papale.
“Ciò che abbiamo è un Sanremese, un certo Martino, emigrato a metà Ottocento e finito in Louisiana. E, dall’altro lato, una discendenza creola comprovata, che proviene da Haiti/Santo Domingo (all’epoca unite) e si stabilì in Louisiana.
Sono due elementi distinti, che solo per ipotesi si cerca di far coincidere.”
Il primo nodo problematico, secondo lo storico, riguarda l’identificazione del Jacques Martino giusto: “A Sanremo, in quel periodo, risultano almeno tre Jacques o Jacobus Martino nei registri napoleonici, e questo da una verifica solo parziale. Qual è la prova che quello emerso sia il Martino poi emigrato in America? Non abbiamo né data certa di nascita, né atti di emigrazione, né collegamenti familiari diretti”.
Il passaggio più discusso è quello del presunto cambio di cognome da Martino a Martinez, utilizzato per collegare la linea italiana a quella creola.
“I parenti confermati del Papa sono i Martinez. Per collegarli al Martino sanremese si è forzato il racconto ipotizzando che, ‘ad un certo punto’, abbiano cambiato nome. Ma perché mai?”, si chiede Manente. “E perché passare da un cognome italiano a uno spagnolo, proprio in un’America dell’Ottocento largamente anglofona? Dove sono le prove di questa trasformazione identitaria? Ad ora non esistono.”
Altre incongruenze emergono anche dai dati familiari disponibili: “Il Martino emigrato ha una moglie e dei figli che non risultano nella linea genealogica del Papa. E si “scontrano” con quelli del Jacques Martinez, che non risultano gli stessi nello stesso periodo temporale.
Inoltre, i documenti americani – certificato di morte e censimenti – non offrono alcuna informazione chiara sulla data di nascita, riportando solo un’età approssimativa, ‘circa 50 anni’, del tutto insufficiente per identificarlo con precisione”. In aggiunta, altri documenti ufficiali statunitensi riferiti alla linea Martinez parlano di origini creole e classificazione etnica ‘Black’, un tratto chiaramente definito e tracciabile, che non risulta compatibile con la narrazione ligure.
Secondo Manente, il rischio è quello di confondere suggestione e documentazione, entusiasmo e verifica storica. “Una bella storia non basta per diventare una verità storica. Finché non emergeranno prove concrete – atti civili, registri d’immigrazione, testamenti – il collegamento tra Sanremo e Papa Leone XIV resta una suggestione, ma nulla più”.


