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Imperia, tra madri “equilibriste” che resistono e famiglie che si assottigliano. Il report di Save the Children

6 maggio 2025 | 11:46
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Imperia, tra madri “equilibriste” che resistono e famiglie che si assottigliano. Il report di Save the Children

Nel 2025 cresce l’occupazione femminile e la provincia risale nell’indice della maternità. In aumento i nuceli senza figli e le famiglie monogenitore

Imperia. «Le Equilibriste» non è soltanto un titolo evocativo. È la fotografia annuale che Save the Children scatta sullo stato della maternità in Italia, e che nel 2025 restituisce un Paese ancora lontano dall’essere a misura di mamma. Il rapporto, giunto alla sua decima edizione, affida all’indice delle madri – costruito con Istat – la mappa di dove, oggi, è più facile o più difficile essere madre. In vetta si conferma la provincia autonoma di Bolzano, seguita da Emilia-Romagna e Toscana. In fondo, la solita Basilicata, preceduta da Campania, Puglia e Calabria. In tutto questo la Liguria e la provincia di Imperia, stanno “nel mezzo”.

Sette dimensioni analizzate: demografia, lavoro, salute, servizi, rappresentanza, soddisfazione soggettiva e violenz. La Liguria si distingue essendo tra le cinque regioni sopra la media nazionale, con un AMPI (Indice sintetico) pari a 100,517 e un tasso di occupazione delle madri con figli minori che tocca il 70%. Un dato che supera sensibilmente la media italiana (65,6%) e che rappresenta un punto di forza in un contesto che resta fragile.

A dirlo sono anche i numeri del Censimento permanente 2023, che descrivono una Liguria demograficamente in affanno. Con un tasso di fecondità di 1,16 figli per donna – al di sotto della media nazionale già bassissima di 1,18 – la regione conferma il suo storico primato negativo in natalità. Nella sola provincia di Imperia il tasso è sceso da 5,9 a 5,5 nati per mille abitanti, segnando uno dei cali più consistenti.

Eppure, nel 2025, la Liguria guadagna posizioni. Undicesima nell’indice generale delle madri, migliora di tre gradini rispetto all’anno precedente. Un segnale di resilienza che tuttavia non basta a compensare la persistente denatalità.

Come sono i nuclei familiari in Liguria? Secondo i dati del censimento 2021, le famiglie continuano a restringersi.  A Imperia, pur registrando un incremento delle famiglie rispetto al 2011 (+1,9%), si assiste a una netta prevalenza di nuclei di coppie senza figli (34,8%) e un’incidenza rilevante di famiglie unipersonali. Le famiglie con quattro o più componenti rappresentano solo il 12,4%.

La fotografia offerta dal dossier conferma una Liguria che resiste, ma con fatica. Dove le madri trovano maggiori opportunità lavorative rispetto ad altre regioni, ma devono fare i conti con servizi spesso carenti – e con una rete familiare che si sfalda, anno dopo anno. La provincia di Imperia, in questo scenario, è un microcosmo eloquente: stabile nella popolazione, ma sempre più anziana e frammentata nei nuclei. Un territorio che chiede politiche mirate e una visione che sappia conciliare lavoro, servizi e natalità.