Da Santo Stefano al Mare a San Pietro: l’amicizia che unisce Papa Leone XIV a Monsignor Broglio

Don Umberto Toffani racconta la storia del presidente dei vescovi americani
Santo Stefano al Mare. Un Papa americano, un’amicizia nata su un treno diretto a Monaco, una partita a tennis nel pomeriggio romano e una mitra donata con affetto da una piccola comunità ligure. C’è un filo sottile e profondo che lega Papa Leone XIV, il nuovo pontefice salito al soglio di Pietro, a Monsignor Timothy Broglio, arcivescovo e presidente della Conferenza episcopale americana, e a Monsignor Umberto Toffani, parroco storico di Santo Stefano al Mare.
«Conobbi Timothy quando era ancora diacono. Era in treno, diretto a Monaco per pregare sulla tomba di Grace Kelly, ma scese a Taggia, dove ero parroco. Lo ospitammo su un divano per non farlo viaggiare di notte. Da lì è nato un legame forte con me e la mia famiglia. Quando fu ordinato sacerdote e inviato a Cleveland, mandò qui altri sacerdoti ad aiutarmi per le feste di Natale e Pasqua. Non ci ha mai dimenticati» i ricordi di Don Umberto si rincorrono, densi di affetto.
Uomo di relazioni, mediatore, traduttore – in senso sia letterale che spirituale – monsignor Broglio fu interprete tra Bill Clinton e Giovanni Paolo II, segretario del cardinale Sodano, e oggi guida i vescovi americani, un po’ come il cardinale Zuppi in Italia. «Parla sei lingue, ma ha una dote ancora più rara: sa dominare l’emozione senza perdere profondità», aggiunge don Umberto.
«Monsignor Broglio è come un fratello per me. È stato nostro ospite a Santo Stefano tante volte. Quando fu ordinato vescovo da papa Giovanni Paolo II, scelse la nostra parrocchia per celebrare la sua prima messa. Una giornata speciale per noi, che coincideva con il centenario del nostro “Santo Cristo”. In quell’occasione, la nostra comunità gli donò la mitra che ancora oggi indossa nelle solennità», racconta Don Umberto, con la voce che si emoziona al ricordo. Un’amicizia che oggi diventa simbolo di un legame spirituale e umano che attraversa l’oceano e si intreccia con la storia della Chiesa.
Papa Leone XIV, eletto in un momento delicato per la Chiesa e per il mondo, è coetaneo di monsignor Broglio e membro della stessa Conferenza episcopale. «Un altro tabù è stato superato», riflette don Umberto. «Per decenni, il solo fatto di essere nati negli Stati Uniti era visto come un ostacolo insormontabile. Ma oggi la Chiesa americana dimostra maturità, visione, capacità di dialogo».
Il prossimo anno ricorrerà il venticinquesimo anniversario della sua ordinazione episcopale. «Vorremmo invitarlo qui per celebrarlo insieme. È una parte della nostra storia» conclude Monsignor Toffani.