Logo

Aurelia Bis, il “Comitato Garbella Prino” replica al sindaco Scajola

23 maggio 2025 | 15:44
Share0
Aurelia Bis, il “Comitato Garbella Prino” replica al sindaco Scajola

«Non è solo una casa o un capannone»

Imperia. Il Comitato Aurelia Bis Garbella Prino interviene in seguito alle dichiarazioni del sindaco Claudio Scajola, pronunciate questa mattina, 23 maggio, in occasione dell’inaugurazione del «Frantoio delle Idee» presso l’Auditorium della Camera di Commercio. Le affermazioni del primo cittadino, ritenute significative e meritevoli di chiarimenti, spingono il Comitato a chiedere un confronto pubblico e un riscontro puntuale sulle tematiche legate al tracciato dell’Aurelia Bis.

«Stiamo portando avanti con fatica il progetto dell’Aurelia Bis, nonostante l’opposizione di chi continua a ostacolarci. Non possiamo bloccare un’opera fondamentale per migliorare la viabilità, solo perché è necessario spostare una casa o un capannone, ha detto il primo cittadino. Queste parole generano tristezza ed amarezza.
Il nostro Comitato non ha mai opposto né oppone di certo alcun ostacolo all’opera di cui ne ha sempre sostenuto la necessità per la città di Imperia, soprattutto dopo le infelici commistioni tra la nuova pista ciclabile e la viabilità ordinaria nel centro cittadino. Piuttosto ha sempre cercato un confronto per rappresentare le istanze di un territorio che, se ascoltate, eviterebbero danni perenni su una significativa porzione del territorio e porterebbero anche un importante risparmio economico dell’opera nell’ordine dei 20 milioni di euro, di cui 17,7 mln per opere al netto dell’Iva (dati desunti dal Computo Metrico di ANAS), esclusi gli espropri e indennizzi» dichiarano dal comitato.

«Purtroppo non si tratta di spostare una casa o un capannone. Il prioritario compito di un Sindaco dovrebbe essere quello di tutelare e preservare il proprio territorio, come quello del Prino non ancora cementificato, naturale e verde, e dovrebbe porre le condizioni per garantire la continuità delle attività commerciali, valorizzare e potenziare quelle turistiche-ricettive. In altre zone interessate dal nuovo tracciato, nei capannoni da espropriare, ci sono attività e famiglie che vivono grazie a quel lavoro. Nulla, tutto è minimizzato con una frase che rappresenta e dichiara in modo netto e inconfutabile la posizione dell’attuale Amministrazione» conclude il comitato.