Aumentare il verde a Vallecrosia, le proposte di Italia Nostra Ponente e Natura Intemelia

I suggerimenti alla futura amministrazione
Vallecrosia. Aumentare il verde in città. E’ questo l’obiettivo prefissato dalle associazioni Italia Nostra Ponente Ligure e Natura Intemelia per Vallecrosia, che nel 2024 si erano adoperate per prevenire l’abbattimento di 33 pini della via Romana. «Ma il progetto alternativo che avevamo procurato per salvare gli alberi – dichiarano – Nel contesto del necessario rifacimento di marciapiedi e asfalto, era arrivato troppo tardi per trovare una copertura finanziaria ed essere implementato».
«Poichè la perdita di grandi alberi sani nell’ambito urbano sottrae benefici alla salute dell’ambiente e a quella dei cittadini, avevamo sollecitato gli amministratori a prevedere una compensazione più ingente della semplice piantumazione di nuovi giovani alberi sulla via Romana – dichiarano le associazioni -. L’allora sindaco Armando Biasi ci aveva incoraggiati ad identificare zone in cui espandere il verde. Grati dell’opportunità, oggi presentiamo a chi si prepara ad amministrare Vallecrosia alcune proposte che, partendo dalla realtà attuale, identificano tipologie di zone verdi desiderabili per il futuro della cittadina. Le proposte si sono servite di consultazioni con architetti e dottori agronomi che conoscono Vallecrosia, e sono trasportabili ad ubicazioni alternative se quelle indicate fossero superate da decisioni a noi non note».
E quindi. «Il lungomare di Vallecrosia è privo di ombra, che è invece sempre più necessaria con l’aumentare delle temperature estive. Poiché il lungomare è stato riqualificato recentemente, è improbabile che vi si possano effettuare modifiche a breve. Si potrà invece considerare un esperimento con molte valenze ambientali: piantumare alberi sulla spiaggia lungo il confine con la passeggiata. La porzione Est della spiaggia di Vallecrosia si presta bene all’esperimento perché la striscia di sabbia su cui crescono ciuffi d’erba indica un’area umida che potrà sostenere la crescita di alberi. La zona umida potrà essere incrementata e resa attraente piantando essenze ben adattate ai litorali quali la porcellana di mare e il giglio di mare; e tra loro si potranno piantumare alberi di tamerice. Le tamerici forniranno ombra e frangivento, e con il loro apparato radicale stabilizzeranno la spiaggia. L’estensione di piantumazioni di questo tipo lungo il litorale potrà contribuire a limitare l’erosione costiera».
«L’area del parcheggio del vecchio Mercato dei Fiori è al momento oggetto di interventi che appaiono di ripulitura e rifacimento della pavimentazione – proseguono -. Il parcheggio potrebbe diventare sotterraneo, e in superficie un progetto di architettura agronomica potrebbe dare a Vallecrosia ciò che non ha: una grande “Piazza Verde” che offra accoglienza e socializzazione ai cittadini di tutte le età. Una sapiente scelta del tipo e densità del verde potrà creare zone soleggiate per l’inverno, e percorsi e soste all’ombra, da cui emergono zone di ristoro con chioschi o bar, giochi d’acqua per i piccoli, una corsia per la pétanque».
«Altri parcheggi sono attualmente in fase di riqualificazione o realizzazione. Tutti potranno beneficiare della piantumazione di alberi di prima grandezza (platani, eucalipti, etc) ai fini estetici, dell’ombra, e dell’ecosistema – proseguono -. Le collinette dietro e sopra il nuovo Conad sono una vasta zona di terreno ora nudo salvo pochi sparuti alberelli. L’originale destinazione residenziale nel Piano Urbanistico Comunale è probabilmente superata dall’avvento del Conad. Se usabile, questo terreno potrebbe diventare un “polmone verde”: la sede di un vero boschetto, piantumato con pini che non darebbero mai fastidi perché comodamente a dimora nel terreno, capaci di offrire tutte le protezioni in cui le loro chiome sono specializzate: protezione dalla calura, dal vento, dagli scrosci d’acqua piovana, dall’inquinamento da polveri sottili, dall’inquinamento acustico».
«I grandi tigli di via Don Bosco meritano attenzione e conservazione sia perché conferiscono eleganza alla via, sia per non peggiorare il bilancio negativo dei grandi alberi. Infatti, all’abbattimento dei 33 pini della Via Romana si aggiungeranno presto gli abbattimenti di altri grandi alberi per permettere l’ingrandimento della Casa di Riposo Zitomirsky. Abbiamo contato almeno 2 pini, 1 cedro, e 2 ulivi destinati a lasciare spazio alla nuova costruzione (auspichiamo che almeno gli ulivi verranno trapiantati)».
«Serre abbandonate, anche di grande estensione, punteggiano la superficie del Comune e si infiltrano nel tessuto urbano – continuano -. Qui cogliamo un potenziale urbanistico enorme. Attraverso accordi con i privati e una progettazione organica molte delle aree con serre abbandonate potrebbero diventare residenzialità verde, con case piccole, immerse in spazi verdi privati e pubblici. Per Vallecrosia un’occasione di riscatto rispetto al danno subito negli anni dalla costruzione di tanti enormi palazzi».
«Oggi le città felici si individuano con Google Earth – concludono – Molteplici studi, anche prospettici, basati su dati satellitari ad alta risoluzione del verde urbano hanno dimostrato che vivere a distanza ravvicinata a zone verdi fruibili protegge dall’ansia e dalla depressione. E per i bambini che vivono la loro infanzia vicino a spazi verdi diminuisce il rischio di incorrere in disordini mentali nell’età adulta (Engemann K, PNAS 2019). Aumentare il Verde a Vallecrosia (come in ogni altra città o cittadina) non servirà solo a renderla più graziosa. Servirà a renderla più sana e più felice. Questa importantissima realtà deve impegnare chi amministra».