Ventimiglia, sui velox è scontro Di Muro – Panetta. Il sindaco: «La responsabilità è vostra»

30 aprile 2025 | 21:47
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«Non esistono velox omologati. E’ un facile populismo inseguire proposte irrealizzabili»

Ventimiglia. Non ci sta, il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro, a fare la parte del “cattivo” che difende gli autovelox installati, come ricordato in un lungo intervento in consiglio comunale, dopo sei delibere di giunta: tre a firma dell’allora sindaco Gaetano Scullino e tre siglate dal commissario prefettizio Samuele De Lucia.

«La penso come Salvini quando dice “sì” agli autovelox che servono a ridurre drasticamente le morti sulla strada, come nel nostro caso, no agli autovelox che servono solo a fare cassa. Questo è il mio pensiero da sempre», ha esordito il primo cittadino, che ha poi ripercorso la cronistoria che ha portato all’installazione dei dispositivi elettronici per il rilevamento della velocità nel territorio comunale. «La cronistoria di quanto è successo su questa vicenda è importante – ha spiegato – Perché mentre pensavo, in commissione, di intervenire su una normale pratica di debiti fuori Bilancio (per stanziare i fondi necessari a coprire le spese di lite nei confronti di 24 automobilisti multati che hanno vinto il ricorso, ndr), il dibattito si è esteso alle responsabilità di ciascuno e a quello che l’amministrazione dovrebbe fare».

E allora, Di Muro, si è preparato. «Sono andato a vedere tutti gli atti, sono sei delibere di giunta: tre di Scullino, tre di De Lucia. Io a questa vicenda sono estraneo, in quanto sono arrivato successivamente a queste decisioni – ha detto -. Non c’è stato, come è stato richiamato questa sera, un bando di gara per scegliere il soggetto proponente, ma è stato scelto un project: una procedura legittima. L’amministrazione ha aperto la porta ad un soggetto per fare qualcosa di innovativo, mettendo i velox che nel nostro Comune non c’erano. E la decisione politica si è concretizzata con delibera di giunta, votata da Scullino e Panetta. Questo rapporto con la società privata fa introitare a favore dell’ente il 40 percento dei proventi derivanti dalle sanzioni. Quindi in una fase iniziale alla ditta, che ha anche delle spese da affrontare, va il 60 percento. Con gli introiti stiamo facendo quello che è previsto dalla legge: asfalti, guardrail, incrementando di organico, contributi e strumentazioni della polizia locale».

Una scelta diversa, invece, è stata intrapresa dall’amministrazione guidata dal sindaco Di Muro quando si è trattato di dare in gestione i parcheggi cittadini: «Abbiamo fatto una gara e gli introiti per il Comune sono il 75 percento».

«Voglio far capire alla gente – ha aggiunto Di Muro – Che da una parte c’è qualcuno che vuole mi si veda come il sindaco che difende gli autovelox cattivi, e poi ci sono i paladini che vanno contro. Ma non sono stato io a determinare il numero dei velox, né ho scelto la loro collocazione».

E’ stato poi affrontato il tema dell’omologazione, tirato in ballo dai consiglieri Panetta e Scullino: «Ma il tema dell’omologazione – ha spiegato il sindaco – Viene già trattato e affrontato nella vostra delibera di giunta. Con questa delibera di indirizzo voi avete verificato che erano omologati. 
Io le chiedo, avvocato Panetta, in quale legge ha trovato la definizione “omologato” nel 2021 quando ha scritto questa delibera. Eppure basterebbe leggere qualsiasi giornale nazionale, per capire che il tema dell’omologazione è un tema non risolto che il ministro Salvini sta cercando di risolvere. Ma è un tema non risolto a livello nazionale, che non mette in discussione non solo i velox installati dai comuni, ma anche quelli della polizia stradale installati in autostrada, e qui non possiamo dire che la polizia lo faccia per fare cassa».

«Quello che ho fatto io quando mi sono insediato – ha aggiunto – E’ stato chiedere di innalzare a 70 km orari il limite orario sul rettilineo di Porra, fissato a 50. Mi è stato risposto di no. E i segnali luminosi che dite che non abbiamo messo in prossimità del velox, li ha chiesti il prefetto ad Anas, ma Anas non li ha messi».

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Per quanto riguarda cosa deve fare l’amministrazione comunale, è facile dalla minoranza dire “segui la sentenza del giudice di pace” – ha proseguito Di Muro – Allora io dall’altra parte posso dire “seguo il parare dell’Avvocatura dello Stato”. Avessi avuto all’interno di queste sentenze un giudice che mi dice “devi rimuovere i velox”: io li rimuovo i velox. Il modo di togliere il velox da un Comune come il nostro, legato da un contratto ad una società privata, è o una legge o una sentenza. Furbescamente, qualcuno propone di spegnere i velox, ma senza una sentenza, questo porterebbe ad aprire un contenzioso milionario con la ditta e il comune allora sì che soccomberebbe».

«In commissione il consigliere Scullino ha proposto di levare i velox, il consigliere Panetta ha proposto di chiedere alla ditta di installare velox omologati. 
Questo significherebbe esporre il Comune a un contenzioso milionario – ha concluso -. Chiedere un velox omologato è una richiesta surreale, priva di fondamento. Non ci sono velox omologati, come fa a chiedere qualcosa che non esiste?. Poi il mese scorso (ha detto rivolto alla Panetta) lei mi ha chiesto di mettere un velox in via San Secondo, e sa bene che non esistono velox omologati, e oggi mi chiede di toglierne un altro. Faccia chiarezza nella sua testa. E’ un facile populismo inseguire proposte irrealizzabili».