Istituito il Consiglio dei giovani cittadini della città di Ventimiglia




Il consiglio dei giovani non prevede sindaco e giunta, ma solo consiglieri che si riuniranno in commissioni
Ventimiglia. Il consiglio comunale ha istituito oggi il “Consiglio dei giovani cittadini della città di Ventimiglia“. La pratica è stata votata all’unanimità alla presenza di un folto pubblico, formato da tanti studenti delle scuole secondarie di primo grado dei due istituti comprensivi ventimigliesi.
A spiegare l’iniziativa è stata la promotrice, assessore Milena Raco, che non ha nascosto una grande emozione nel vedere tanti giovani all’esterno dell’emiciclo. «L’educazione alla democrazia e alla legalità rende gli studenti protagonisti – ha esordito – Dà loro la possibilità di partecipare alla vita civile, sociale ed economica della città. Il comune di Ventimiglia ha ritenuto opportuno dare spazio alle iniziative proposte dal Miur (Ministero dell’Istruzione e del Merito, ndr». Tra queste, appunto, quella di istituire il consiglio comunale dei ragazzi, per consentire ai giovani di compiere, insieme ai loro docenti, percorsi di educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, al contrasto della criminalità organizzata. Il tutto da protagonisti attivi.
Tutti favorevoli i consiglieri, anche se Alessandro Leuzzi (Pd) ha tenuto a precisare che la lodevole iniziativa era già stata introdotta nel 2014 (fino al 2019) dall’allora sindaco del centrosinistra Enrico Ioculano.
Il consigliere Gaetano Scullino ha invece proposto un emendamento alla pratica, per allargare il consiglio dei giovani ad almeno cinque rappresentanti delle quinte elementari, per dare anche agli studenti della scuola di Santa Marta la possibilità di partecipare all’iniziativa. «Ringrazio il consigliere Scullino per la sua osservazione, molto intelligente – ha risposto l’assessore – Ma per almeno quest’anno partiamo con questo progetto già concordato con le scuole, in modo da dare ad ogni classe la possibilità di esprimere un consigliere. Sarebbe impossibile accontentare tutti inserendo anche gli stendenti della quinta primaria. Ora inizieremo così, in modo sperimentale, ma ovviamente tutto sarà migliorabile».
Il consiglio dei giovani non prevede sindaco e giunta, ma solo consiglieri che si riuniranno in commissioni: «Tutti saranno uguali, non ci saranno differenze né competitività tra gli studenti», ha spiegato Raco.
Approvata anche l’istituzione della Consulta dei giovani, riservata ai ragazzi dai 14 ai 17 anni di età.