Bella Ciao sgradita al sindaco, l’Anpi: «Passi il 25 aprile a rileggere la storia»

23 aprile 2025 | 09:57
Share0
Bella Ciao sgradita al sindaco, l’Anpi: «Passi il 25 aprile a rileggere la storia»

La presa di posizione dell’associazione nazionale partigiani, dopo il diktat di Cimiotti alla maggioranza

Ospedaletti. Non si placa la polemica attorno alla decisione del sindaco di Ospedaletti, Daniele Cimiotti, di rinnovare il “bloqueo” all’esecuzione di Bella Ciao durante le celebrazioni ufficiali del 25 aprile, con tanto di diktat interno alla maggioranza per allineare tutto il gruppo consigliare e gli assessori alle proprie volontà. Dopo il gesto simbolico del consigliere di minoranza Alessandro Goso, che ha fatto tappezzare il paese di manifesti riportanti il testo del canto popolare simboli della Resistenza al nazi-fascismo, e la presa di posizione del Partito Democratico provinciale, arriva ora la replica di Amelia Narciso, presidente della sezione Anpi di Sanremo, che commenta l’operato del primo cittadino con una nota carica di ironia e allo stesso tempo di rammarico.

«Ci risiamo!» – esordisce Narciso, ricordando come i partigiani, «probabilmente, avrebbero riso delle parole del “prode difensore della libertà”» Cimiotti, «armato di segretari e circolari», impegnato in una battaglia contro una canzone simbolo della Resistenza. Narciso prosegue con tono critico e diretto: «Non si canti Bella Ciao perché di parte, perché la libertà è…». E subito aggiunge che forse il significato autentico della libertà potrebbe insegnarglielo proprio quei giovani che «l’hanno conosciuta solo quando sono saliti in montagna, patendo fame, freddo, affrontando la sofferenza delle ferite e delle torture e la morte». Giovani che hanno combattuto per conquistare una libertà di cui oggi anche il sindaco stesso beneficia, grazie alla Costituzione «quel piccolo volumetto su cui ha giurato» assumendo la carica pubblica attraverso elezioni libere.

La presidente dell’Anpi conclude con un invito: «Invece di assurde e irricevibili circolari con divieti di antica memoria, dedichi il 25 aprile a rileggere qualche libro di storia e il discorso di Calamandrei sulla Costituzione». E chiude con un augurio: «Buon 25 aprile di libertà per tutti, anche per le canzoni che lo raccontano!».