le dichiarazioni |
Altre News
/
Imperia
/
Zone
/

Parco eolico Monte Chiappa, la lettera congiunta dei sindaci del comprensorio destinata a Bucci e a Claudio Scajola

5 marzo 2025 | 10:31
Share0
Parco eolico Monte Chiappa, la lettera congiunta dei sindaci del comprensorio destinata a Bucci e a Claudio Scajola

«Imporrebbe opere infrastrutturali che di fatto stravolgerebbero la morfologia di territori già fragili»

San Bartolomeo al Mare. Di seguito riportata la lettera congiunta inviata dai sindaci di Andora, di Cervo, di Diano Arentino, di Diano Castello, di Diano Marina, di Diano San Pietro, di San Bartolomeo al Mare e di di Villa Faraldi destinata al presidente della Regione Liguria Marco Bucci e al presidente della Provincia Claudio Scajola:

«Noi otto Sindaci del comprensorio crediamo fortemente che il problema di un singolo comune abbia ricadute sull’intero sistema dei territori limitrofi; per questo, così come in precedenti casi come il CPR a Diano Castello, il problema dei rifiuti, ed ora questi progetti di realizzazione di Parchi eolici, riteniamo di doverci esprimere come una singola voce rappresentativa di esigenze comuni.

Il progetto del “Parco eolico Monte Chiappa” imporrebbe opere infrastrutturali che di fatto stravolgerebbero la morfologia di territori già fragili, minandone per anni, o per sempre, l’attrattività  uristica su cui stanno investendo le nostre amministrazioni e che rappresenta un serio piano economi co per mantenere vivi quei luoghi.

Vogliamo chiarire che non ci sono preclusioni verso la produzione di energie alternative, ma ribadiamo con forza che non può essere fatta compromettendo una economia solida e storica come quella agricola e olivicola e cementificando zone che sono oggetto di presidio paesaggistico, in aree naturali protette e non idonee.

Dopo attenta analisi dei progetti presentati, riteniamo che i vantaggi prospettati, in termini di ricaduta economica per i nostri operatori e di produttività energetica prevista, se rapportati alle conseguenze di anni di cantieri sul benessere e la salute di abitanti e turisti, alla perdita di areali produttivi olivicoli, alle modifiche orografiche richieste per il passaggio dei trasporti eccezionali, ai presumi bili danni per l’ambiente ed altre considerazioni di merito, di fatto non li rendano vantaggiosi per la nostra realtà.

Auspichiamo che la progettazione di impianti produttivi di energie rinnovabili avvenga sempre attraverso un tavolo di lavoro condiviso con le amministrazioni locali, per trovare strategie comuni e soluzioni che tengano conto delle peculiarità territoriali e per questo ci rendiamo disponibili a tali incontri. Ringraziando per l’attenzione, rimaniamo in attesa di un suo cortese riscontro e porgiamo
distinti saluti».