Al centro studi di Villa Nobel il convegno “La vitamina D nella patologia di genere”

L’appuntamento è per sabato 22 marzo a partire dalle 8.30
Sanremo. «La medicina di genere – spiega la dottoressa Elena Lanteri Cravet, presidente della sezione provinciale di
Sanremo-Imperia – è una branca della medicina, quasi una dimensione trasversale, interdisciplinare e innovativa, che coinvolge tutte le figure professionali impegnate in ambito sanitario. Prende in considerazione le differenze tra uomo e donna di fronte alla salute e alla
malattia: differenze nei sintomi; nei percorsi diagnostici; nelle necessità terapeutiche e nell’efficacia dei farmaci; differenze nell’andamento e prevalenze delle malattie; mortalità, e prevenzione differenziata. In quest’ottica è stato organizzato dalla Associazione italiana donne
medico (Aidm) ,sezione di Sanremo, sabato 22 marzo a Sanremo il Convegno “La vitamina D nella patologia di genere: lo stato dell’arte”,
che apre una nuova visione sulle oramai riconosciute funzioni della vitamina D, definita “vitamina del sole”, nel mantenimento dell’omeostasi dell’organismo umano.»
L’insufficienza o carenza di vitamina D costituisce purtroppo una pandemia diffusa e silenziosa che colpisce circa il 40% della popolazione europea, e l’80% degli italiani, ed è responsabile di quasi tutte le fratture che colpiscono i pazienti in età avanzata. In considerazione delle sue molteplici funzioni biologiche è fondamentale un’adeguata informazione per assicurare un corretto e costante livello plasmatico, sottolineando che si tratta di un nutriente che il nostro organismo produce grazie alla luce solare, e la cui carenza va reintegrata cambiando le proprie abitudini quotidiane alimentari e, come ultima risorsa, facendo ricorso a eventuali terapie modulate sulla persona mediante indicazione medica.
«La conosciamo tutti per la sua principale funzione, che è quella del mantenimento della salute delle nostre ossa, ma le altre sono altrettanto importanti, soprattutto la regolazione della risposta immunitaria, la capacità di rinforzare le nostre prime barriere a partire dalla vita intrauterina, per proseguire poi nella vita post-natale. I suoi effetti benefici sulla salute, quali il favorire la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di varie neoplasie, ne fanno un vero pilastro per la salute del nostro organismo.»
Al convegno interverranno numerosi professionisti di livello nazionale per approfondire questi temi, tra cui la presidente in carica dell’Associazione italiana donne medico Concetta Laurentaci, responsabile dell’Usd Percorsi Riabilitativi e Protesica di Matera, la past president, Antonella Vezzani, già responsabile della Terapia intensiva cardiologica dell’Università di Parma, oltre alle presidenti Aidm delle sezioni di Genova e del Tigullio. La partecipazione al Convegno fornirà ai partecipanti 7/8 Crediti Formativi Ecm.