Consiglio comunale a Vallebona, il commento del capogruppo di minoranza Gianni Ferrari

2 agosto 2024 | 12:23
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Consiglio comunale a Vallebona, il commento del capogruppo di minoranza Gianni Ferrari

«Spariti punti di notevole importanza portati avanti in campagna elettorale dal gruppo di Lantero»

Vallebona. «A conclusione di questo primo consiglio comunale, sono ancora più felice e fiero delle scelte e del lavoro fatto durante la campagna elettorale. Alla lettura del programma di lavoro della maggioranza, infatti, ho potuto ascoltare punto per punto il programma elettorale da noi redatto, come la creazione e la richiesta della De.Co., la ricerca di incentivi per creare attività all’interno del centro storico; la manutenzione delle strade interpoderali; lo studio di fattibilità al fine di ricreare una scuola; la valorizzazione dello sport outdoor e del centro sportivo esistente».

A dichiararlo, in merito al consiglio comunale che si è svolto a Vallebona lo scorso 30 luglio, è il capugroppo della minoranza, candidato sindaco nella scorsa tornata elettorale, Gianni Ferrari (Insieme per Vallebona).

«Inoltre – aggiunge – Dopo un sopralluogo, ho potuto notare che non sono andate vane le nostre segnalazioni sulla pericolosità della pianta secca all’interno dell’area cimiteriale oggetto, nella settimana scorsa, di taglio, smaltimento e messa in sicurezza».

«Dispiace, però – continua Ferrari – Aver notato come siano spariti invece alcuni punti di notevole importanza portati avanti nella loro (del gruppo “Per Vallebona”, ndr) campagna elettorale: la realizzazione del ponte di collegamento del rio Borghetto; la valorizzazione della frazione di Madonna della Neve; la creazione di uno sportello bancomat. E’ ancora in alto mare, invece, la questione della posa della targa per i pionieri di strada san Sebastiano: un vergognoso comportamento da parte della maggioranza (visto che ancora non è stata presa un decisione sulla sistemazione della targa)».

«Continueremo a lavorare per far capire che vogliamo solo il bene del paese. Quello fatto fino ad ora non era frutto di semplici idee astratte ma di lavoro fattibile e concreto», conclude Gianni Ferrari.