Verso lo sciopero

Taglio del personale di Rivieracqua, sindacati sul piede di guerra

Proclamato lo stato di agitazione dopo l'incontro con l'amministratore unico della società

Protesta lavoratori Rivieracqua sanremo
- Foto d'Archivio

Imperia. I sindacati dei lavoratori di Rivieracqua SpA hanno annunciato l’avvio dello stato di agitazione, preludio a uno sciopero, a causa della mancata risposta del Commissario dell’ATO Imperiese. La decisione è stata presa dopo l’assenza di una convocazione richiesta il 12 aprile e sollecitata il 2 maggio per discutere la relazione di aggiornamento del piano d’ambito dell’ottobre 2023, in particolare per quanto riguarda il modello gestionale e organizzativo dell’azienda.

In un incontro tenutosi l’11 aprile, i rappresentanti sindacali hanno espresso all’Amministratore Unico di Rivieracqua le loro preoccupazioni riguardo al piano di riduzione del personale, che prevede di passare dagli attuali 210 dipendenti a 155 entro il 2033. I sindacati hanno sottolineato le criticità già esistenti dovute alla carenza di personale tecnico, che costringe i lavoratori a turni e reperibilità ben oltre quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dalle leggi vigenti in materia di orario di lavoro.

“Nel 2023, sono state effettuate ben 24.500 ore di straordinario, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori ogni giorno,” hanno dichiarato i sindacati. Preoccupa inoltre la possibilità, prevista nel bando di gara per l’ingresso del socio privato, di trasferire 20 lavoratori addetti al telecontrollo, lettura contatori e bollettazione.

Nonostante le preoccupazioni sollevate, l’Amministratore Unico ha confermato la necessità di attenersi al piano e ha indirizzato le rimostranze dei sindacati al Commissario ad Acta dell’ATO. Tuttavia, la mancanza di risposta o convocazione da parte del Commissario ha portato i sindacati a dichiarare lo stato di agitazione.

I lavoratori di Rivieracqua attendono ora una convocazione per discutere le loro preoccupazioni, pronti a intraprendere ulteriori azioni se necessario.

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