Il caso

Imperia, il “gruppo misto” si spacca sulla mozione del Cpr

Sindaco Scajola: «La sua collocazione in provincia di Imperia non sarebbe logica»

Imperia. In consiglio comunale a Imperia una mozione, presentata dal consigliere Lucio Sardi, sulla contrarietà alla creazione di un Cpr, Centro Per i Rimpatri, in Liguria e nella provincia di Imperia. Nella mozione è stata discussa e richiesta la riapertura di un centro di accoglienza ed assistenza per i migranti in transito nel comune di Ventimiglia.

«I CPR, sono centri dove vengono portate le persone prima di esser espulse perché non hanno documenti in regola per stare in Italia. Si pensa di farne uno per Regione e quindi arriviamo alla Regione Liguria, dove scatta il meccanismo di dove poterlo fare ed emerge che la scelta ricadrebbe sul dianese e sulla ex Caserma Camandone» così il consigliere Sardi ha introdotto la mozione.

«I politici locali sono contrari perché hanno paura di perdere consensi ma i Cpr sono peggio delle carceri, dove vengono recluse, in modo inumano, persone che non hanno commesso niente ma sono solo privi di documenti. Non bisogna essere contrari per motivi turistici ma per la situazione in cui sarebbero sottoposte le persone abbandonate all’interno di un una struttura simile. Dal 2020 a Ventimiglia è stato chiuso un centro di accoglienza che dava ristoro a persone che cercavano di passare il confine. Se ci saranno nuove emergenze umanitarie continueranno ad arrivare persone, che andranno ad abitare ancora sotto ai ponti. Ci facciamo un problema per il CPR nel dianese ma non ci preoccupiamo della situazione che c’è attualmente a Ventimiglia. Dovremmo riaprire questa struttura di assistenza e rifiutare i CPR, che sono galere dove pensiamo di poter risolvere il problema. E’ mancanza di rispetto verso gli esseri umani, non possiamo trattarli cancellando i loro diritti» ha concluso Sardi.

Spaccatura sulla questione Cpr nel “Gruppo Misto” dove la consigliera Laura Amoretti ha votato in modo favorevole mentre la consigliera Silvia Mameli si è astenuta. «Una mozione pretestuosa, sarebbe stato più idoneo presentare la stessa in un consiglio provinciale o regionale» ha commentato la Mameli mentre la Amoretti ha sottolineato come «I cpr non rispettino i diritti delle persone».

«E’ un tema complesso dove è facile parlare e difficile decidere. E’ necessario identificare chi entra nel nostro Paese. Nessuno come me ha lavorato per includere gli immigrati e in questa città abbiamo un record: il 15% della popolazione imperiese è fatto di extracomunitari» ha commentato il sindaco Claudio Scajola. «Se riusciamo a riprendere la coltura dell’olivo è grazie alla manodopera degli immigrati, coì come la assistenza ai nostri anziani. Dobbiamo considerare anche che non possiamo correre ulteriori rischi e far girare liberamente persone che non sappiamo chi siano e bisogna individuare un luogo per farlo. E’ complicato. E’ vero che abbiamo visto episodi molto gravi di quello che può succedere. I problemi si affrontano non facendo filosofia ma gestendo le cose. E l’idea che ha avuto il governo è stato: invece di fare pochi centri con numeri grossi, facciamo tanti centri con numeri più piccoli. Se si deve trovare un luogo in ogni regione, ho spiegato al Ministro dell’Interno che se se ne dovesse fare uno in Liguria, ne andrebbero fatti 8 in Lombardia. La competenza non è nostra ma del Governo centrale e se si deve fare, la sua collocazione in provincia di Imperia non sarebbe logica».

La pratica è stata quindi respinta.

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