Manifestazione

Imperia, cittadini protestano contro la tariffa unica e la privatizzazione dell’acqua: allontanati dal consiglio comunale fotogallery

Fischi per richiamare l'attenzione del sindaco Scajola

Imperia. Un centinaio di persone si sono riunite questo pomeriggio, prima dell’inizio comunale di Imperia, fuori dal comune per protestare sulla tariffa dell’acqua. Alcuni manifestanti hanno provato anche a intervenire durante la seduta, ma sono stati allontanati dagli agenti di polizia locale, su richiesta del presidente del consiglio.

Tra i presenti, i rappresentanti di diverse associazioni che hanno manifestato sia con striscioni sia con una serie di fischi per richiamare l’attenzione del sindaco, presidente della provincia e commissario dell’Ato idrico Claudio Scajola.

Presente anche Mauro Giampaoli del coordinamento imperiese Acqua Pubblica: «Quella che stiamo vivendo in questi giorni è una anticipazione di quello che sarà con la privatizzazione di Rivieracqua, che poi è il vero nocciolo della questione – dichiara Giampaoli-. Le questioni delle bollette, che ovviamente hanno toccato la carne viva delle persone di questo territorio è solamente la punta dell’iceberg di quello che sta accadendo. La privatizzazione in questi anni è stata preparata e stanno tentando di portarla a termine con l’ingresso del socio privato, ed è quello che noi vogliamo fortemente scongiurare, venendo qui con questo presidio. E torneremo nei prossimi giorni, in ogni occasione possibile, per protestare per l’acqua pubblica: siamo quelli che abbiamo raccolto le firme e abbiamo lottato per il referendum del 2011 e non vogliamo che ci scippino una gestione che, con tutte le difficoltà che ha dovuto sopportare in questi anni per gli attacchi delle società decadute e delle istanze di fallimento, non ha potuto operare come avrebbe dovuto».

E ancora: «Se la tariffa unica fosse stata applicata quando era necessario, più di dieci anni fa, probabilmente non ci troveremmo oggi ad avere delle bollette stratosferiche ed avremmo dei bilanci positivi», afferma Giampaoli. La protesta odierna, dunque, ha fondamentalmente due obiettivi: «Chiediamo che cessi il commissariamento dell’Ato idrico che non ha più ragione di essere in quanto Rivieracqua è un paio di bilanci che riesce a portare dei risultati positivi; e chiediamo un atto di coraggio dei sindaci, una volontà politica che mantenga la gestione pubblica dell’acqua a Imperia come in altri posti d’Italia», conclude il portavoce del comitato.

Luca De Pasquale, coordinamento “Uniti per il Bene Comune” afferma: «Oggi ci troviamo qui per contestare la tariffa unica, che come molti sanno è retroattiva a partire dal 2022. Ci sono stati forti rincari e i risultati si stanno vedendo oggi con l’arrivo di bollette enormi, soprattutto per gli esercenti che hanno un grande consumo di acqua. Oggi siamo qui a contestare questa tariffa unica che secondo noi è illegittima, ma non solo secondo noi: ci sono delle sentenze che stabiliscono come la retroattività sia totalmente illegale».

«Ciliegina sulla torta: a luglio partirà la privatizzazione, con l’ingresso del socio privato al 48 percento. Sappiamo da fonti ufficiose che il ruolo di amministratore delegato verrà assegnato al socio privato. Questa è un’ulteriore batosta per noi cittadini – continua De Pasquale -. Oggi siamo qui per avere delle risposte, che probabilmente non arriveranno. Vogliamo che il signor Scajola ci metta la faccia, che non si barrichi nei suoi consigli comunali, nei suoi uffici e quant’altro. Ci sono stati dei consiglieri di opposizione che hanno tentato di portare in consiglio la tematica acqua, ma il signor Scajola con la sua maggioranza ha detto che non era tematica di rilievo in questo momento».

 

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