79° anniversario

Sanremo celebra il 25 Aprile, antifascismo e pace al centro delle orazioni fotogallery

Dal palco di Pian di Nave hanno preso la parola Amelia Narciso dell'Anpi, l'assessore Silvana Ormea. Poi l'orazione del professor Gino Anfosso, docente, scrittore, figlio del partigiano Leo Anfosso

Sanremo. Il corteo per la Festa della Liberazione dal nazifascismo invade pacificamente le vie del centro cittadino. La città dei fiori celebra un 25 Aprile che chiede pace in un mondo che sembra aver dimenticato questa parola.

Il corteo, al quale hanno partecipato associazioni d’arma, rappresentanti dell’Esercito e delle forze dell’ordine, Anpi e amministratori comunali, è partito con la banda “Città di Sanremo” in testa da piazza Borea d’Olmo per poi sfilare per via Matteotti e corso Mombello, dove c’è stata la sosta al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, al Monumento ai Caduti di Cefalonia e alla lapide IMI.

La cerimonia ha proseguito davanti al Monumento alla Resistenza, Giardini Gino Napolitano, con la deposizione della corona d’alloro e la preghiera per la pace. Dal palco di Pian di Nave hanno preso la parola Amelia Narciso dell’Anpi, l’assessore Silvana Ormea. Poi l’orazione del professor Gino Anfosso, docente, scrittore, figlio del partigiano Leo Anfosso.

Quest’ultimo ha ribadito i valori dell’antifascismo e la necessità della pace, specialmente per la drammatica situazione dell’Ucraina invasa dalla Russia e della martoriata striscia di Gaza, con il conflitto tra israeliani e palestinesi in atto. La cerimonia è terminata con le letture sul tema della Resistenza da parte dei componenti dell’Anpi sezione G. Cristiano Pesavento.

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