Il confronto

Imperia, il progetto dell’Aurelia Bis approda in consiglio comunale ma la mozione viene bocciata

La mozione è stata respinta con 17 voti contrati e nove favorevoli

Imperia. Il progetto dell’Aurelia bis, arriva in consiglio comunale grazie ad una mozione del Pd, Società aperta e Verdi alleanza dove si chiedeva un confronto dell’amministrazione con l’anas sulle varianti al progetto. «Un’ opera faraonica- come ha definito il consigliere Edoardo Verda del PD- che cambierà volto alla città. Una mozione per informare, perché nessuno sa dell’attuale progettazione e difendere i cittadini  L’Aurelia Bis è un’opera fondamentale per la città ma giusto che il consiglio si interroghi su questo». Un impegno per l’amministrazione «ad attivarsi con Anas affinché vengano prese in considerazione le problematiche contenute nelle istanze dei cittadini in merito ad un’opera pubblica così importante e incidente sul territorio e l’intera comunità ed in particolare venga recepita la variante su Rio Oliveto (tratto non ancora finanziato) e affinché vengano studiate ipotesi alternative al tratto che collega il bivio di Poggi alla rotonda su via Littardi come già evidenziato dal Comitato Garbella-Prino  e a costruire un tavolo “ad hoc” per valutare il progetto e porre da subito in rilievo ad Anas  modifiche – migliorative, meno impattanti e meno onerose -a vantaggio della qualità e sostenibilità dell’opera che non determino ritardi o rallentamenti»

«Ci sono tre problemi- prosegue Verda durante l’illustrazione della mozione- gli espropri, l’attraverso di un intero abitato, oliveto fino alla sponda opposta in località di Poggi. Per questo chiediamo al commissario Castellucci dell’Anas l’eliminazione attraversamento del Prino, la revisione dell’attraversamento di Rio Oliveto e la progettazione di adeguamento delle uscite di sicurezza».

«Sembra che non si voglia discutere di questo argomento- afferma Lucio Sardi– Questa opera cambia il volto della città e le criticità rilevate nella zona di Oliveto e dei Piani  rischiano di compromettere questi ambienti, queste zone con questo tipo di progettazione viene fortemente colpito. Per questo abbiamo proposto la mozione, in modo da far colloquiare l’amministrazione con l’Anas».

«Parliamo del progetto più importante della nostra città forse degli ultimi 50 anni- spiega l’assessore Gianfranco Gaggero– progetto esaustivo, più importante della variante della 28 ed è fondamentale perché questo progetto consentirà la modifica del traffico cittadino che cambierà completamente e non possiamo perdere tempo e non possiamo farcelo scappare. Chi parla di impatto ambientale ha ragione ma invito a consultare il progetto originario dell’Aurelia Bis precedente al 2012, forse del 2004, dove per legge bisognava fare gli svincoli  sollevati, per aria, in ogni valle, in ogni svincolo, dei viadotti  come in autostrada, poi cambiando la legge , l’Anas cambiò la normativa e si è potuto iniziare a progettare con gli incroci a raso facendo scendere per terra il tragitto principale e creiamo svincoli e rotonde meno impattanti. Il primo esempio è la rotonda dopo l’abitato di Pieve di Teco prima volta che l’Anas che l’applicò in Italia.  Nel 2012 il progetto definitivo partì su imput dell’allora Ministro Claudio Scajola che fece finanziare questo progetto per un importo di 20 milioni di euro. Questo progetto non andò alla fine e rimase tale per parecchi anni fin tanto che diventando sindaco di questo Comune si riportò l’iter di quel progetto, importante ma difficile da attuare e quindi è stato nominato un commissario. Rispetto al 2012 sono cambiati gli scenari, nel 2021 quando è arrivato il commissario le cose sono cambiate perché ha l’obbligo di realizzare l’opera in un tempo ben preciso e assai stretto. La seconda cosa che sono cambiate le norme uscite nel 2018 e la terza cosa che è cambiata è l’ospedale unico di Taggia con l’Aurelia Bis continuerà verso Sanremo e andrà oltre il torrente Impero.  Il commissario straordinario ha diviso L’Arelia Bis in lotto 1 che va dal Prino fino alla Statale 28 e il lotto due che va dalla Statale 28 fino a Diano. Al momento è stato finanziato per 460 milioni il lotto che va dal Prino fino alla Statale 28».

«Dopo mesi e mesi di insistenza- interviene il consigliere Ivan Bracco del PD- ci sentiamo dire dall’assessore che il sindaco ha ordinato di dare massima collaborazione al commissario senza farlo sapere ai cittadini che hanno il diritto di sapere e veniamo a sapere che il progetto sta andando avanti senza condividerlo con la città».

La mozione è stata bocciata con 17 voti contrati e nove favorevoli.

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